Al British thoracic society (Bts) winter meeting, dal 26 al 28 novembre 2025, Chiesi Group ha presentato i risultati aggiornati relativi al suo programma di inalatori a minimo impatto carbonico, denominato Carbon minimal inhaler. I dati riguardano la combinazione di beclometasone dipropionato e formoterolo fumarato. Gli studi hanno messo in luce l’equivalenza terapeutica e il profilo di sicurezza sovrapponibile tra la formulazione che utilizza il gas propellente Hfa-152a e quella attuale basata su Hfa-134a. Le valutazioni sono state condotte su differenti dosaggi del medicinale. Il portofolio di inalatori pressurizzati predosati a basso impatto di carbonio è concepito per abbattere le emissioni di anidride carbonica fino al 90 percento.

[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]

Transizione regolatoria e valore condiviso per il settore

Le procedure per l’approvazione regolatoria dei dispositivi a ridotta impronta ambientale avranno inizio nel Regno Unito nei prossimi mesi. La transizione a livello dell’Unione europea è programmata entro l’anno 2028, con l’intento di assicurare una disponibilità celere di alternative terapeutiche sostenibili. La strategia di Chiesi poggia su tre capisaldi fondamentali: preservare la possibilità di scelta terapeutica, garantire la continuità delle cure per i pazienti e diminuire l’impatto sull’ecosistema. Elementi che costituiscono il principio del valore condiviso e si legano all’impegno di raggiungere le zero emissioni nette sull’intero portafoglio prodotti e lungo la catena del valore entro il 2035. Tale traguardo renderebbe Chiesi la prima azienda farmaceutica a livello globale a conseguire l’obiettivo. Gli inalatori pressurizzati predosati sono responsabili di una quota significativa delle emissioni di gas serra in ambito sanitario, una percentuale che potrebbe crescere in proporzione man mano che altri settori industriali riducono il loro contributo.

Impegno di Chiesi per ridurre l’impatto ambientale delle cure respiratorie

Carmen Dell’Anna, senior vice president global medical affairs & franchise air strategy, ha spiegato che «questo annuncio sottolinea il nostro impegno a ridurre l’impatto ambientale delle cure respiratorie senza compromettere il beneficio clinico dei pazienti. Garantire che il nostro portafoglio di Pmdi con minimo impatto carbonico offra la stessa efficacia e sicurezza dei prodotti attuali aiuterà i professionisti della salute a guidare una transizione che non abbia alcun impatto sui pazienti, mantenendo la continuità terapeutica e promuovendo la sostenibilità».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.