
Il Gruppo Chiesi ha siglato un accordo di licenza esclusivo con Aliada Therapeutics, interamente controllata da AbbVie, finalizzato allo sviluppo congiunto di una piattaforma tecnologica progettata per superare la barriera ematoencefalica. L’applicazione è rivolta alle malattie da accumulo lisosomiale, un’area patologica complessa con necessità terapeutiche ancora ampiamente insoddisfatte.
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Collaborazione strutturata per lo sviluppo di terapie enzimatiche
Aliada Therapeutics concederà al Gruppo Chiesi una licenza esclusiva a livello mondiale per sviluppare e commercializzare specifiche terapie di sostituzione enzimatica. Le terapie useranno la piattaforma proprietaria di Aliada concepita per l’attraversamento della barriera ematoencefalica. Al Gruppo Chiesi spetterà il finanziamento completo di tutte le attività di ricerca, sviluppo e commercializzazione a livello globale.
Dalla ricerca preclinica alla potenziale applicazione clinica
L’intesa trae origine da una precedente collaborazione di ricerca avviata nel mese di agosto 2023. Il lavoro congiunto si era focalizzato su diversi enzimi terapeutici modificati tramite la piattaforma Model™ di Aliada. Tale tecnologia sfrutta i meccanismi endogeni di trasporto delle cellule endoteliali cerebrali per consentire il passaggio efficiente di molecole di grandi dimensioni attraverso la barriera ematoencefalica, un ostacolo tradizionalmente difficile da superare per i farmaci.
«Andare oltre la gestione dei sintomi»
Giacomo Chiesi, executive vice president di Chiesi Global Rare Diseases, ha osservato che «questo accordo conferma il nostro impegno costante nel creare soluzioni potenzialmente in grado di rispondere agli importanti bisogni legati alla gestione dei sintomi cognitivi e neurologici di diverse malattie rare. Questi aspetti della malattia sono spesso trascurati, eppure possono avere un impatto profondo sui pazienti e sulle loro famiglie. Attraverso questo programma di ricerca intendiamo andare oltre la gestione dei sintomi e puntare a intervenire direttamente sul carico neurologico alla base della malattia».
Aprire la strada a ulteriori approcci terapeutici
Mitch Goldman, senior vice president R&D di Chiesi Global Rare Diseases, ha commentato l’accordo: «siamo orgogliosi di rafforzare la nostra collaborazione, portando la partnership con Aliada a una nuova fase di sviluppo. Stiamo avanzando nello sviluppo di terapie e aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici per le malattie da accumulo lisosomiale, sostenuti da dati preclinici promettenti. Ci guida l’urgenza espressa dai pazienti e dalle famiglie di andare oltre la gestione dei sintomi e affrontare direttamente il peso neurologico non ancora soddisfatto. È questo invito all’azione che ispira ogni giorno il nostro lavoro».
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