CCNL farmacisti, Federfarma: «Non esiste alcuna bozza, raccogliamo proposte»

«È pervenuta a Federfarma una nota di “Conasfa”, ripresa anche dai media del settore, che, facendo riferimento ad una non meglio specificata “bozza di rinnovo del contratto dei farmacisti collaboratori di farmacia privata”, la considera “molto deludente”. A riguardo, Federfarma comunica che non esiste alcuna bozza». A spiegarlo è stato il presidente dell’associazione di categoria, Marco Cossolo, che ha così risposto a quanto diffuso dalla sigla dei non titolari di farmacia.
Quest’ultima – come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it – aveva ribadito i principali problemi dei farmacisti collaboratori, focalizzando la propria attenzione in particolare sulle questioni dell’assenteismo, degli abusi, delle ferie, dei permessi, delle malattie, dei tempi di preavviso. E ancora la riduzione della percentuale dell’obbligo di conferma in servizio di almeno il 90% degli apprendisti, che potrebbe comportare «un aumento del rischio del turnover all’interno delle aziende, con progressiva penalizzazione del servizio all’utenza». Tutti riferimenti circostanziati ad una bozza di documento che però, in realtà, secondo Federfarma non esiste ancora. «Viceversa – ha aggiunto il sindacato – come è noto stiamo raccogliendo le proposte delle associazioni provinciali proprio in funzione della stesura di una nostra piattaforma. Anzi, a tale proposito si rinnova l’invito a far pervenire al più presto suggerimenti per un rinnovo del CCNL il più possibile rispondente alle esigenze delle farmacie e degli stessi suoi collaboratori». Conasfa aveva parlato, nel merito, di necessità di «un aumento salariale omogeneo per tutti, perché l’attuale livello retributivo è fermo da troppi anni e non è dignitoso per un professionista», nonché di una riforma dei corsi di formazione e aggiornamento, e del riconoscimento di un indennizzo per il “rischio biologico” per chi pratica autoanalisi in farmacia, ripristinando il “bonus camici”.