Prezzi, meccanismi di gara, stima dei fabbisogni: sono queste le tre leve su cui secondo l’Amr Industry Alliance – coalizione di oltre 100 aziende operanti nel settore delle biotecnologie, della diagnostica, dei generici e di quelli innovativi, istituita per dare risposte alla crisi globale della resistenza antimicrobica (Amr) – è necessario agire in fretta per garantire la sostenibilità della catena di fornitura degli antibiotici fuori brevetto in Europa. Le indicazioni sono contenute nel Report “Strengthening the Sustainability of the Off-Patent Supply Chain”, realizzato per Amr dalla società di consulenza internazionale Cra Charles Rivers Associates tenendo conto del fatto che il settore non protetto da brevetto produce e fornisce in Europa la maggior parte degli antibiotici necessari per controllare le infezioni batteriche.

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Come rispondere al problema delle carenze

Ribadendo i temi già affrontati nella lettera aperta inviata pochi giorni fa da Medicines for Europe al Parlamento e alla Commissione UE sulle misure per contrastare il rischio di nuove criticità, secondo il Report per rispondere al problema delle recenti carenze registrate nelle catene di fornitura europee servono con urgenza nuove politiche di prezzo che riflettano il valore degli antibiotici essenziali, abbandonando il riferimento esclusivo al prezzo minimo, politiche di appalto sostenibili che premino più aggiudicatari, riducendo così i rischi di carenze (accordi quadro), miglioramento della predittività nell’evoluzione epidemiologica stagionale, per rendere la produzione di antibiotici adattabile al soddisfacimento dei picchi di domanda del mercato.

Lacune politiche delle politiche di prezzo

«La carenza di antibiotici registrata questo inverno è stata un perfetto esempio delle lacune politiche delle politiche di prezzo e rimborso che rendono la fornitura di antibiotici così fragile – commenta il direttore generale di Medicines For Europe, Adrian van den Hoven. Per anni le politiche si sono basate solo sul prezzo più basso, con regole di gara restrittive. Entrambe le politiche hanno alimentato il consolidamento del mercato, rendendo difficile rispondere a picchi improvvisi della domanda. Abbiamo anche bisogno di una migliore previsione delle malattie in Europa per pianificare meglio la produzione prima delle stagioni infettive. Questi problemi devono essere affrontati nella prossima revisione della legislazione farmaceutica dell’UE per combattere la resistenza antimicrobica».

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