La Sifo ha organizzato un evento online su un tema di forte attualità. La giornata ha consentito di approfondire queste tematiche con diversi professionisti tra cui farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici territoriali, farmacisti di comunità, provveditori, medici, infermieri, aziende farmaceutiche, ciò «a conferma della qualità ed efficacia delle proposte fad sviluppate dalla società scientifica». Secondo un resoconto fornito dalla Sifo «l’appuntamento ha preso origine dalla considerazione che la carenza di un medicinale è problema di grande rilevanza per il paziente in quanto può comportare l’interruzione totale o parziale del trattamento terapeutico o la necessità del passaggio a un’alternativa terapeutica che potrebbe risultare meno efficace o, comunque, richiedere una fase di assestamento». All’evento hanno partecipato Domenico Di Giorgio, Gabriele Picchioni, Marcello Pani i quali hanno ricordato il protocollo d’intesa Aifa-Sifo che sancisce la collaborazione tra i due enti su importanti aree di attività, tra cui le carenze e indisponibilità.

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I diversi interventi della giornata

Negli interventi Silvia Adami ha sottolineato che «è fondamentale promuovere la formazione come strumento a garanzia della massima qualità possibile dell’assistenza farmaceutica e implementare la comunicazione tra i diversi attori del sistema, al fine di attivare tempestivamente tutti gli interventi necessari e indirizzare i pazienti verso il percorso corretto». Alessandro Brega ha aggiunto che è sempre più frequente la casistica di farmaci indisponibili, cioè «prodotti le cui forniture avvengono in maniera discontinua per distorsioni del circuito distributivo». Secondo quanto evidenziato dalla Sifo «di conseguenza, per i farmaci contrattualizzati, le aziende sanitarie e ospedaliere, le centrali di acquisto regionali “si ritrovano – ha precisato Brega – a fare i conti con l’indisponibilità del farmaco ordinato, costringendo le stesse ad attivare vie alternative (es. acquisti in danno, tentativo di fornitura da secondi aggiudicatari, acquisti in economia) per brevi periodi”».

I dettagli del progetto DruGhost

Quanto al progetto DruGhost, illustrato da Filippo Urso, si tratta di «una progettualità sviluppata da Sifo in collaborazione con Aifa. Si tratta della «prima attività in questo ambito a livello nazionale ed europeo. Essa prevede di alimentare un database nazionale delle indisponibilità dei farmaci al fine di mappare e quantificare un fenomeno importante, che rende irreperibili farmaci anche salvavita». Secondo Urso «le indisponibilità, al contrario delle carenze, non sono soggette a provvedimenti da parte di Aifa, sono dovute spesso a distorsioni del mercato e del circuito distributivo, ma l’effetto è lo stesso, il farmaco non viene consegnato alle aziende sanitarie e ospedaliere». La stretta collaborazione con Aifa permette ai due sistemi complementari (carenze pubblicate da Aifa e portale DruGhost) di mappare completamente il fenomeno dell’irreperibilità dei farmaci, sempre con l’obiettivo di assicurare ai cittadini le terapie farmacologiche necessarie.

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