È disponibile la versione in italiano del rapporto della Corte dei Conti Europea sulle carenze di medicinali nell’Unione europea. L’audit, pubblicato originariamente in lingua inglese a settembre 2025, ha valutato l’efficacia delle misure adottate per garantire la disponibilità dei farmaci, concludendo che non esiste ancora un quadro normativo adeguato per gestire le carenze critiche. L’indagine ha esaminato l’operato della Commissione europea e dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) nell’identificare le cause profonde delle carenze e rimuovere gli ostacoli al funzionamento del mercato unico. Pur riconoscendo il supporto fornito dall’Ema agli Stati membri e le proposte legislative avanzate dalla Commissione, il rapporto ha messo in luce come gli sforzi per affrontare le cause strutturali siano ancora in una fase iniziale. La frammentazione del mercato interno continua a ostacolare la disponibilità dei farmaci nell’Unione.

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Monitoraggio degli approvvigionamenti e comunicazione al pubblico

Il rapporto ha evidenziato come il monitoraggio degli approvvigionamenti di medicinali sia principalmente di competenza nazionale, con l’Ema che svolge un ruolo di coordinamento. Tuttavia, la consapevolezza dell’agenzia sulle carenze è limitata da notifiche incomplete, non comparabili e tardive da parte dell’industria farmaceutica. La mancanza di dati tempestivi, come informazioni sulle alternative disponibili, limita la capacità di prevenire e mitigare le situazioni critiche. La piattaforma europea di monitoraggio delle carenze, avviata nel 2024, potrebbe migliorare la situazione, ma molte funzionalità devono ancora essere implementate.

Cause profonde: produzione, approvvigionamento e mercato unico

La Commissione europea ha analizzato diverse cause alla radice delle carenze, concentrandosi su dipendenze esterne e vulnerabilità della catena di approvvigionamento. Tuttavia, l’obbligo legale per l’industria di garantire la fornitura continua non funziona bene nella pratica. Gli appalti pubblici per i medicinali sono prevalentemente focalizzati sul prezzo e non premiano la resilienza della fornitura, favorendo l’outsourcing della produzione verso paesi a basso costo e la concentrazione dei produttori a livello globale. Infine, la frammentazione del mercato unico dei medicinali determina molti problemi di disponibilità. Nonostante gli sforzi, l’insufficiente armonizzazione della regolamentazione porta a disparità di accesso ai medicinali e agli ostacoli commerciali. Si rimanda alla versione in italiano del report nella sezione “Documenti allegati”.

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