In Francia il problema della carenza di farmaci sta assumendo contorni particolarmente inquietanti. A confermarlo è stata, già dal mese di settembre del 2019, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm), secondo la quale sul territorio della nazione europea sono più di 1.200 i prodotti, tra farmaci e vaccini, che risultano introvabili. A preoccupare è soprattutto l’aumento registrato rispetto al 2018 nel quantitativo di specialità che non sono disponibili o che lo sono soltanto con difficoltà, dal momento che il totale risulta in crescita del 60%. E, soprattutto, il dato è 30 volte più alto rispetto a quello del 2008.

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Sul proprio sito Internet, l’Ansm ha pubblicato lo scorso gennaio una lista dei prodotti in questione, che viene via via aggiornata. Ne fanno parte anche i farmaci che sono inseriti in Francia nella lista dei cosiddetti “MITM”, ovvero i “Medicinali di interesse terapeutico maggiore” e che sono, allo stesso modo, o del tutto introvabili o soggetti ad episodi di carenze. Ad esempio, nell’elenco sono presenti anche cortisonici come il prednisone o il prednisolone, per i quali è segnalata una “tensione sull’approvvigionamento”. Ma anche medicinali per il trattamento di artrite ed artrosi, per cancri al polmone, allo stomaco, alla vescica o alle ovaie, nonché leucemie. Alcuni media francesi hanno cercato di comprendere le ragioni di tale fenomeno.

È il caso ad esempio della testata Capital, che si è rivolta proprio all’Ansm. Secondo quest’ultima, i problemi sono legati «alla capacità produttiva insufficiente, a difficoltà sopraggiunte nella fabbricazione delle materie prime, a difetti nei prodotti finiti, a decisioni assunte dalla nostra agenzia (ad esempio nel caso della sospensione delle attività di un’azienda a seguito di ispezioni che hanno posto in questione la qualità del medicinali)». Non sono stati citati invece casi come quelli denunciati in Germania: come riportato ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, l’eurodeputata comunista Kateřina Konečná ha depositato un’interrogazione scritta indirizzata alla Commissione europea, puntando il dito contro il sistema di incentivi concessi alle farmacie tedesche che vendono medicinali importati (e meno cari rispetto a quelli locali), al fine di far risparmiare le compagnie che propongono assicurazioni sanitarie. Interrogazione a cui è stata fornita una risposta e di cui FarmaciaVirtuale.it pubblicherà i contenuti sul prossimo giornale.

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