«Condividiamo i timori espressi dalle imprese del farmaco sul possibile peggioramento della carenza di medicinali utilizzati per il trattamento di diverse patologie croniche. Ricordiamo che la Federazione dei farmacisti è stata la prima a lanciare l’allarme già nel maggio dello scorso anno». È quanto dichiarato da Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a margine dell’appello rivolto da Egualia, Associazione industrie farmaci accessibili, alle istituzioni italiane ed europee.

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«Salute non è un bene di consumo»

Secondo Mandelli, «l’impatto economico della crisi internazionale e l’aumento dell’inflazione hanno messo a dura prova tutto il sistema produttivo. Ma la salute non è un bene di consumo, è un diritto fondamentale che deve essere tutelato, assicurando a tutti i cittadini l’accesso alle terapie di cui hanno bisogno. I farmacisti, particolarmente sensibili alla tematica e parte attiva nella gestione del problema sul territorio, confermano la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni e con tutti gli attori della filiera farmaceutica per contrastare in maniera tempestiva ed efficace il fenomeno delle carenze. È quanto mai prioritario individuare soluzioni condivise che garantiscano la salute delle persone e la sostenibilità del sistema-Paese».

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