«In relazione alla ipotesi di carenze di farmaci in Italia, anche legate all’attuale conflitto in Ucraina, di recente riportate da notizie di stampa, Aifa ribadisce che la situazione è del tutto sotto controllo, come è facilmente riscontrabile direttamente sul sito dell’Agenzia, nella pagina dedicata. Dal costante monitoraggio messo in atto da Aifa, non risultano attualmente emergenze». È quanto si legge in una nota dell’Agenzia italiana del farmaco, secondo cui «quando si verificano carenze relative a un farmaco per il quale non sono già presenti sul mercato alternative terapeutiche, vengono attivati strumenti a tutela dei pazienti d’intesa con le Regioni e tutti gli attori della filiera del farmaco, in modo da prevenire le mancanze in molti casi riconducibili a indisponibilità locali, per le quali i servizi farmaceutici regionali forniscono tempestivo supporto ai pazienti». In tale direzione l’Aifa «ribadisce che l’Italia lavora per la prevenzione delle carenze di medicinali secondo un modello riconosciuto a livello internazionale come una eccellenza, tanto che ha portato l’Agenzia alla guida della Joint Action europea contro le carenze».

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I risultati raggiunti nel contrasto alle indisponibilità dei farmaci

Sul tema generale delle carenze, in un’intervista dello scorso novembre pubblicata su FarmaciaVirtuale.it, Domenico Di Giorgio, dell’Ufficio Qualità dei prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell’Aifa, aveva illustrato risultati ottenuti negli anni e lo scenario italiano. Alla data dell’intervista, il dirigente aveva evidenziato che «in Italia le carenze si concentrano su prodotti per i quali abbiamo disponibilità di alternative, e si riesce a supplire con le importazioni alla maggior parte delle altre casistiche. Ci sono poi alcuni casi più complessi per i quali è stato necessario attivare meccanismi straordinari».

Risultati positivi grazie al lavoro di squadra

Di Giorgio aveva messo in luce un aspetto che ha caratterizzato da subito il tavolo tecnico sulle indisponibilità, ovvero la sinergia tra parti diverse che, cooperando tra loro, sono riuscite a raggiungere risultati importanti. Per Di Giorgio «le misure che mettiamo in campo abitualmente riescono in genere a prevenire o arginare le difficoltà legate alle carenze dei farmaci. Nei casi particolarmente critici collaboriamo costantemente con aziende, produttori e clinici per ridurre il più possibile i disagi dei pazienti. Fin dalla sua nascita, il tavolo tecnico ha voluto espressamente lavorare per rispondere alle esigenze dei cittadini, e lo abbiamo fatto riunendo amministrazioni pubbliche, aziende private, distributori e altri interlocutori che sono andati spesso al di là delle rispettive competenze, creando una sinergia positiva che ha permesso di trovare soluzioni concrete per tutelare il paziente».

Il link all’intervista integrale dello scorso novembre

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