Novartis ha reso noti i risultati dell’analisi a cinque anni dello studio clinico di Fase III Natalee durante il Congresso della European society for medical oncology. La ricerca ha valutato ribociclib in combinazione con terapia endocrina rispetto alla sola terapia endocrina in pazienti con carcinoma della mammella in fase iniziale Hr+HER2- di stadio II e III. I dati hanno indicato la riduzione del rischio di recidiva pari al 28,4% nel braccio di trattamento che includeva la molecola. Il tasso di sopravvivenza libera da malattia invasiva a cinque anni è risultato dell’85,5% con la combinazione, a fronte dell’81,0% osservato con la terapia endocrina standard, delineando un miglioramento assoluto del 4,5%. L’analisi ha incluso la popolazione considerata ad alto rischio, ampliando la platea potenziale di pazienti che potrebbero trarre vantaggio dalla strategia terapeutica.
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Potenziale nel ridurre recidive del tumore al seno
Paola Coco, direttore medico di Novartis, ha dichiarato che «i dati presentati rafforzano il potenziale di Novartis di ridurre significativamente il rischio a lungo termine di recidiva del tumore al seno in un’ampia popolazione, offrendo a medici e pazienti una maggiore fiducia nella gestione della malattia a lungo termine. In attesa della rimborsabilità a livello italiano, siamo orgogliosi di questi importanti risultati che rappresentano un’opportunità per ridefinire lo standard terapeutico nell’ambito della terapia adiuvante, confermando il nostro impegno nella ricerca in ambito oncologico».
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