Dopo l’indagine che ha smantellato due organizzazioni criminali, dedite al furto o al riciclaggio di farmaci, i carabinieri del Nas rendono noti i dettagli di altre operazioni minori, tuttavia sempre legate ad abusi nel settore farmaceutico. In particolare, secondo quanto comunicato dai militari, il Nas di Catanzaro «al termine di un’attività ispettiva svolta presso una parafarmacia nel capoluogo calabro, ha sequestrato 250 confezioni di farmaci, dal valore stimato di 10mila euro, perché rinvenuti all’interno dell’autovettura del titolare, parcheggiata davanti all’esercizio e venduti illegalmente privi di “fustelle”, e per i quali era stata già richiesto il rimborso alla Regione Calabria». In questa occasione il farmacista di Catanzaro «è stato deferito, in stato di libertà, alla locale Procura della Repubblica per i reati di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e vendita al pubblico di specialità medicinali vietate per una parafarmacia».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Una farmacia titolare di farmacia, in una differente operazione a cura del Nas di Bologna, commercializzava farmaci soggetti a prescrizione medica attraverso i canali online utilizzati per vendere farmaci da banco. Invece, i carabinieri del Nas di Milano, in un ingrosso alimentare in una località del circondario milanese, «hanno accertato l’immissione in commercio di un alimento contenente, tra gli ingredienti, “olio di vaselina”, il cui impiego è vietato nella produzione alimentare. I prodotti sono stati prontamente sequestrati amministrativamente e sottratti, quindi, al consumo. L’autore della violazione è stato sanzionato con contravvenzioni pari 42.800euro».

Infine, un’attività ispettiva a carico di una parafarmacia ubicata a Genova, ha evidenziato la presenza di «integratori alimentari prodotti nella Repubblica Ceca, considerati irregolari perché privi della preventiva “notifica” dell’etichetta al ministero della Salute. Il titolare è stato sanzionato amministrativamente per complessive 7.000 euro». A tal proposito, i Nas «ricordano che l’immissione in commercio degli integratori alimentari è subordinata alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero della Salute. Una volta superata tale procedura, i prodotti sono inclusi in un apposito elenco con uno specifico codice – consultabile sul portale dello stesso ministero -, i cui estremi possono essere riportati nella stessa etichetta».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.