Da lunedì 16 ottobre 2023 in Veneto inizierà la campagna vaccinale contro l’influenza 2023/2024. È quanto riferito da Farmacieunite, la quale ha ricordato che «da quel giorno la popolazione potrà prenotare la somministrazione del vaccino anche in farmacia». Come riportato da Farmacieunite «i dettagli della nuova campagna antinfluenzale sono stati definiti i giorni scorsi nella sede del consiglio regionale del Veneto, Palazzo Ferro-Fini, nell’ambito di un incontro a cui ha partecipato anche il segretario di Farmacieunite, Maurizio Giacomazzi».

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Categorie degli aventi diritto. Giacomazzi ha spiegato che «in primo luogo sono state definite le categorie della popolazione che possono usufruire della gratuità del vaccino contro l’influenza e queste sono quelle già note, iniziando in primis dalle persone fragili in cui rientrano gli over 60, le donne in gravidanza, chi ha un’età compresa tra 18 e 59 anni ed è affetto da patologie a rischio di complicanze, i caregiver, le persone che possono trasmettere l’influenza a conviventi a rischio come gli anziani, chi lavora negli allevamenti e può trasmettere il virus agli animali».

Nella campagna 2023/2024 inseriti anche gli addetti ai servizi pubblici. Il dirigente ha poi evidenziato che «una novità introdotta nella campagna antinfluenzale 2023/2024 è che anche gli addetti ai servizi pubblici possono vaccinarsi gratuitamente in farmacia, mentre in passato dovevano rivolgersi al medico di famiglia o all’Azienda sanitaria». Inoltre «nella categoria addetti ai servizi pubblici rientrano le forze dell’ordine, gli insegnanti, i lavoratori della pubblica amministrazione. Chi non usufruisce della gratuità può chiedere ugualmente la somministrazione del vaccino in farmacia». Mentre, conclude Giacomazzi, «in tutti i casi è consigliato prenotare la somministrazione affinché il farmacista possa garantire all’utenza la migliore organizzazione del tutto. Siamo stati in prima fila nell’effettuare i tamponi ai tempi della pandemia ed ora facciamo altrettanto con i vaccini contro l’influenza. La farmacia di comunità si conferma ancora una volta un servizio fondamentale sul territorio».

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