
La Commissione europea ha concesso l’Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) per Brinsupri, a base del principio attivo brensocatib, nella terapia della bronchiectasia non correlata a fibrosi cistica. Il farmaco, sviluppato da Insmed Incorporated, è destinato a pazienti di età superiore ai 12 anni che abbiano manifestato almeno due episodi di esacerbazione nel corso dell’anno precedente. Brensocatib, disponibile in compresse da 25 milligrammi, è un’opzione terapeutica first-in-class, essendo la prima e unica opzione autorizzata specificamente per tale condizione nell’Unione europea. L’iter regolatorio ha beneficiato di una valutazione accelerata da parte dell’Agenzia europea per i medicinali, in considerazione del rilevante interesse per la salute pubblica associato al trattamento.
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«Pietra miliare importante per i pazienti e i medici in Europa»
James Chalmers, Mbchb, Ph.D., ricercatore capo dello studio Aspen, professore e consulente medico specializzato in pneumologia alla Facoltà di Medicina dell’Università di Dundee, Regno Unito, ha osservato che «convivere con la bronchiectasia non correlate alla fibrosi cistica influenza profondamente la vita quotidiana, con ripercussioni negative sia sulla salute fisica che sul benessere emotivo. L’approvazione della Commissione europea rappresenta una pietra miliare importante per i pazienti e i medici in Europa, offrendo un trattamento molto atteso che può aiutare a ridurre le riacutizzazioni, potenzialmente rallentare la progressione della malattia e ridefinire il panorama terapeutico per questa malattia debilitante».
Mission di portare nuove terapie alle comunità di pazienti
Martina Flammer, M.D., Mba, Chief Medical Officer di Insmed, ha spiegato che «la missione di Insmed è sempre stata quella di portare nuove terapie alle comunità di pazienti con bisogni terapeutici non ancora soddisfatti. Con il brensocatib, ora disponiamo del primo trattamento per le bronchiectasie non correlate alla fibrosi cistica approvato nell’Unione europea, una popolazione storicamente trascurata con esigenze mediche insoddisfatte da tempo. L’approvazione accelerata riflette la solidità dei dati e il potenziale di diventare il nuovo standard di cura per il trattamento dei pazienti affetti da bronchiectasie non correlate alla fibrosi cistica che hanno avuto almeno due esacerbazioni precedenti. Siamo grati ai pazienti, ai medici e ai partner che hanno reso possibile questo traguardo».
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