«Da una parte si invoca sporadicamente l’urgenza di valorizzare le farmacie rurali e la loro mission, cosa che ci trova d’accordo, dall’altra i titolari di farmacie rurali vincitori di nuova sede mettono in vendita la licenza della rurale che abbandonano, invece di rimetterla allo Stato». A lanciare l’atto d’accusa è il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane Matteo Branca, che ha aggiunto: «Nel consueto silenzio dell’Ordine, perfino Federfarma, con apprezzabile schiettezza, disapprova. Le rurali, innegabile presidio spesso eremitico, balzano agli onori della cronaca quando serve strappare consensi, altrimenti improbabili, a difesa delle rendite di posizione della croce verde». Secondo Branca, dunque, occorre «ripartire insieme dal valorizzare non il luogo ma il farmacista nelle sue varie declinazioni: dall’urbano al rurale, dall’ospedaliero al non convenzionato. Diamogli più strumenti per essere sempre più utile al cittadino, più sbocchi professionali, più servizi. Il farmaco al farmacista: questa è la strada».
Proprio sulle farmacie rurali, dopo un video pubblicato dal ministro Grillo in materia di parafarmacie, si era espresso il presidente di Federfarma Marco Cossolo. Il dirigente, come riportato da FarmaciaVirtuale.it, aveva accolto con favore «la volontà di utilizzare il confronto come metodo di approccio ai problemi per ricercare soluzioni condivise» alla questione degli esercizi di vicinato. Ma aveva sottolineato come occorra ribadire «il ruolo di presidio sanitario che le farmacie italiane hanno svolto e svolgono in favore della popolazione e che garantiscono anche quando operano in condizioni di oggettive difficoltà economiche». Cossolo aveva evidenziato in particolare di aver «sempre compreso le istanze dei colleghi che lavorano negli esercizi di vicinato. Nel ricercare soluzioni devo però prestare la massima attenzione anche alle istanze dei colleghi titolari di piccole farmacie che, con grandi difficoltà danno concretezza alla universalità del SSN». Gli aveva fatto eco la presidente del Sunifar Silvia Pagliacci: «È necessario arrivare a una soluzione strutturale, che tenga conto di tutti i soggetti e non penalizzi i colleghi più fragili, a partire dai titolari di farmacie rurali e di farmacie rurali sussidiate che sopravvivono con un numero molto ristretto di utenti».
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.