«Federfarma esprime la propria soddisfazione per l’emanazione di un provvedimento del genere, la cui applicazione è stata più volte invocata al Tavolo Tecnico delle Indisponibilità quale soluzione al problema dei farmaci mancanti, ma che soltanto adesso, con il mutato sentore maturato nell’ambito della Commissione Europea, è stato possibile emanare senza esporre il nostro Paese a censure che avrebbero fatto riferimento ai principi della libera circolazione delle merci». È questo il commento di Federfarma alla luce della recente pubblicazione in Gazzetta ufficiale della determina dell’Aifa DG/810/2019 «l’elenco dei medicinali che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità». Dopo aver fornito un aggiornamento sullo stato della disponibilità del farmaco Sinemet, infatti, l’Agenzia italiana del farmaco aveva anticipato la notizia della predisposizione di un provvedimento ad-hoc, con la finalità di «garantire una risposta alle esigenze di cura dei pazienti sul territorio nazionale, sia attraverso il rilascio dell’autorizzazione all’importazione di medicinali analoghi alle strutture che ne facciano richiesta, sia attraverso specifiche misure come il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale Sinemet®».

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Nella nota diramata, inoltre, Federfarma evidenzia che «il ministro della Salute, On.le Giulia Grillo, con un post sul proprio profilo Instagram, nel dare notizia di tale blocco, ha ringraziato Federfarma per la collaborazione fornita, insieme ad altri operatori, al fine di superare questa emergenza». Riguardo le precedenti azioni, è utile ricordare che la stessa Federfarma era intervenuta a più riprese per contenere il fenomeno. Tra le ultime, la missiva dello scorso febbraio presso il «Tavolo tecnico per le indisponibilità» in seno all’Aifa, impegnando l’Agenzia a risolvere il problema dei farmaci mancanti, auspicando un intervento delle Regioni. Cosa che non ha sortito il dovuto effetto nei tempi auspicati. La stessa Aifa infatti ha predisposto misure concrete solo dal momento in cui la trasmissione Striscia la notizia, su richiesta di diverse associazioni di pazienti, aveva messo in onda un servizio, chiamando in causa oltre all’Agenzia italiana del farmaco, anche la Msd, produttrice e proprietaria dell’Aic in Italia del farmaco Sinemet. Dunque, dopo una serie di scambi di comunicazioni tra Aifa, associazioni di pazienti e industria, la decisione finale di bloccare temporaneamente l’export del farmaco Sinemet, al fine di consentire il ripristino delle scorte nelle farmacie territoriali pubbliche e private ed consentire l’approvvigionamento da parte dei pazienti delle stesse.

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