Lo stabilimento produttivo di Bayer situato in Garbagnate Milanese è stato riconosciuto come quello tra le migliori realtà produttive al mondo. A darne notizia è il colosso tedesco con sede a Leverkusen, in Germania. «Il sito di Bayer – si legge in una nota – è l’unico a rappresentare l’Italia nella prestigiosa classifica: le altre eccellenze si trovano in Cina, negli Stati Uniti e in Europa. Il sito di Garbagnate, nato nel 1946, è collocato all’interno del Parco delle Groane alle porte di Milano ed è specializzato nella produzione ed il confezionamento di farmaci in forma solida quali compresse e microcapsule sia per il mercato italiano che per quelli esteri.
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A livello mondiale, questo sito rappresenta per Bayer un impianto d’eccellenza ad alta sostenibilità che – tra gli stabilimenti Bayer – produce il maggior numero di compresse all’anno. Si tratta di un primato che ha visto raddoppiare, nel giro di pochi anni, la produzione di pastiglie passando da cinque miliardi nel 2013 a undici miliardi nel 2018».
L’indagine, che ha avuto modo di valutare oltre 1.000 stabilimenti produttivi in termini di innovazioni tecnologiche utilizzate e sostenibilità, è stata svolta dal World Economic Forum, organizzazione no-profit internazionale con sede a Cologny, comune svizzero del Canton Ginevra.
Monica Poggio, amministratore delegato di Bayer in Italia ha espresso la propria soddisfazione: «Siamo orgogliosi di essere l’unico sito produttivo italiano 4.0 inserito dal World Economic Forum tra i più tecnologicamente avanzati al mondo. I punti di forza che premiano Garbagnate sono le soluzioni digitali e l’utilizzo dei dati adottati per raggiungere significativi sviluppi produttivi. Ma anche l’approccio che mette al centro le persone e la sostenibilità».
L’inserimento dello stabilimento Bayer di Garbagnate Milanese tra i migliori produttivi al mondo arriva a distanza di circa un anno da un altro importante riconoscimento ricevuto, ovvero la prima posizione nella classifica de “Le aziende in cui si lavora meglio in Italia” .
Il risultato dell’indagine indipendente condotta da Statista, società tedesca specializzata nelle ricerche di mercato e nella creazione di classifiche per i giornali di tutto il mondo, aveva premiato la realtà italiana basandosi «sui principi di sviluppo sostenibile e di responsabilità etica e sociale».
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