È una storia fatta di presenza quella che Bayer Italia ha celebrato giovedì 3 luglio nella storica sede di Milano in occasione dei 125 anni di attività nel Paese, coincidenti con il 125° anniversario dell’iconica Aspirina. L’evento al Centro Bayer in Viale Certosa – frizzante narrazione presentata e moderata dal giornalista e conduttore radio-televisivo Fulvio Giuliani – ha messo in luce come la sede italiana di Bayer abbia un futuro già scritto alle spalle, nel quale proseguire il percorso costruito su ricerca, formazione, inclusione, innovazione e sostenibilità, vissuto in questi 125 anni con il contributo di generazioni di collaboratori. La valorizzazione del passato che si interseca con la proiezione sul futuro è stata celebrata anche dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’emissione il 12 giugno di un francobollo stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa in 225mila esemplari, appartenente alla serie tematica dedicata al settore farmaceutico “Le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy”: una serie che riconosce la capacità imprenditoriale delle aziende che hanno portato innovazione e valore al tessuto economico e sociale italiano.
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“Health for all, Hunger for none”
Nel 1899 l’apertura della prima filiale commerciale, nel 1946 l’inaugurazione dello stabilimento di Garbagnate Milanese (oggi centro di eccellenza in campo farmaceutico, la Cardioaspirina è prodotta in questo sito): è sulla linea del tempo che ha preso forma l’ambizioso slogan dell’azienda globale leader nelle Life Science, “Health for all, Hunger for none”. Un motto che Bayer Italia rappresenta attraverso il lavoro di 1200 dipendenti (per un fatturato di 1 miliardo, dato del 2024) e un impegno per un futuro sostenibile e a misura d’uomo.
Capitale umano driver strategico per le aziende
La volontà di continuare ad essere un partner attivo e responsabile del sistema Paese è stata espressa in primis da Monica Poggio, amministratrice delegata di Bayer Spa, che durante il suo intervento in apertura ha evidenziato come il capitale umano sia oggi un driver strategico per le aziende. «Nel corso del tempo la nostra presenza si è consolidata con l’apertura di diversi siti produttivi, laboratori, centri di ricerca. Oggi operiamo con centri di eccellenza, tra cui lo stabilimento di Garbagnate nel settore della salute e quello di Latina nel settore dell’agricoltura. In ogni fase storica, Bayer ha saputo adattarsi e innovare. La nostra mission è pienamente declinata in Italia nelle tre aree strategiche Pharmaceuticals (Farmaceutica), Consumer Health (Salute del Consumatore) e Crop Science (Scienza delle Colture)».
Innovazione e tecnologia come compagne di viaggio
Parte dell’immaginario collettivo sin dalla generazione dei nonni, «Bayer ha fatto di innovazione e tecnologia le proprie compagne di viaggio – ha dichiarato nel suo intervento Mariarosaria Colazzo, Head of Sales della divisione Consumer Health –. L’impatto della tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di vivere. Noi della Consumer Health siamo quindi molto attenti a come si sta evolvendo l’auto-medicazione. Per noi è un compleanno importante, poiché il 125° di Bayer coincide con quello dell’Aspirina, prodotto iconico e ancora attuale ed amato. Oggi si parla di sistemi connessi a servizio di un’esperienza accessibile e digitale: alla comparsa di un sintomo, sappiamo che i consumatori fanno una prima ricerca su Google, sui siti delle farmacie, per poi contattare un medico e concludere la loro scelta in un punto vendita fisico, con l’aiuto di un farmacista, o con un click farsi recapitare il prodotto a casa».
Professionisti della salute devono rimanere centrali
Un approccio in linea con un mondo che corre, dove il fattore tempo molto spesso viene meno. «Di per sé si tratta di un approccio già molto evoluto, che sta subendo un’ulteriore accelerazione con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, la quale, se da un lato consente al consumatore di occuparsi del proprio benessere in modo autonomo e magari anche più consapevole, dall’altro supporta i professionisti della salute, con strumenti in grado di ottimizzare il loro tempo. Per lasciare spazio a quello che è il cuore della professione: la relazione umana con i pazienti. La tecnologia può infatti guidare l’identificazione di una diagnosi corretta, ma ci piace dire che è la relazione umana a guarire. Per questo i professionisti della salute devono rimanere centrali, così che la tecnologia funzioni al servizio e non in sostituzione delle persone: solo un essere umano può comprendere sfumature, contesto, realtà emotiva che si celano dietro al racconto di un sintomo o ad una preoccupazione».
«Farmacisti punto fondamentale sul territorio»
Dalla grande azienda ci si cala allora nelle farmacie di prossimità, vero tramite autentico con l’utente finale. «I farmacisti sono un punto fondamentale sul territorio per guidarci all’interno di una serie di opportunità e di scelte che abbiamo nel mondo dell’auto-medicazione, dall’altro lato i medici ci aiutano a prendere decisioni cruciali nei frangenti più delicati della nostra vita. L’interconnessione tra innovazione farmaceutica e cura della persona fa pertanto la differenza, in un momento come questo in cui i sistemi sanitari affrontano pressioni costanti e i cittadini hanno aspettative sempre più elevate».
Futuro con l’Ai, ma anche presente
È la fotografia del presente, dai progressi nelle diagnosi grazie all’intelligenza artificiale, al ruolo dei nuovi talenti a disposizione dell’innovazione farmaceutica, come la giovane imprenditrice Angelica Iacovelli, Ceo di Nucleo Research Inc., startup con sede nella Silicon Valley, che sviluppa soluzioni basate su Ia per automatizzare l’analisi delle Tac in ambito oncologico. Il suo percorso, arduo e sfidante a livello personale e professionale, l’ha fatta uscire dall’Italia con impegno indefesso per tradurre il potenziale della tecnologia in soluzioni concrete, a supporto dei processi clinici e dei medici nella pratica quotidiana. Nucleo Research lavora con i più importanti ospedali in Europa e Stati Uniti: «L’innovazione deve uscire dai laboratori e arrivare alle persone, grazie a un ecosistema aperto e pronto a sostenere le idee, per trasformare la tecnologia in impatto reale» ha sottolineato Iacovelli.
L’impatto dell’innovazione nella vita delle persone
Proprio quest’aspetto, l’urgenza di trasformare la ricerca in strumenti concreti, fa parte della visione di Bayer Italia, come ha ribadito anche Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals: «Il nostro compito è far sì che l’innovazione abbia un impatto nella vita delle persone». Per Bayer futuro significa quindi concretezza, avere a cuore i bisogni dei consumatori: secondo Mariarosaria Colazzo (sollecitata da FarmaciaVirtuale.it anche a margine dell’evento) «Aspirina rimane il simbolo, la cifra di questa intenzione. Prodotto iconico e rivoluzionario, continua a stupirci dopo 125 anni, tirando fuori un valore all’interno di terapie insospettabili. È l’emblema di come Bayer vuole essere: nella semplicità, accessibile a tutti, anche con le cure più sofisticate». In questo senso ha definito strategico il canale delle farmacie.
Piattaforma digitale Club Bayer
«Noi della divisione Consumer Health vogliamo ricercare questa accessibilità attraverso le farmacie, dove riusciamo ad orientare le scelte dei consumatori. I farmacisti sono un punto di riferimento, sono chiamati a delle sfide, si stanno evolvendo. Senza di loro i nostri prodotti non sarebbero probabilmente entrati in tante case italiane. Per loro Bayer mette a terra una specifica formazione, attraverso la piattaforma digitale Club Bayer, dove l’azienda veicola i propri contenuti e propone corsi legati alla professione. Abbiamo anche nostri collaboratori, Advisor, da noi formati e seguiti, che si recano nei punti vendita e fanno formazione in relazione ai prodotti più tecnici e specifici».
Bayer luogo di ricerca e produzione delle più moderne tecnologie
Parlando di innovazione, la dott.ssa Colazzo ha inoltre ricordato che in questo momento la divisione è focalizzata sulla parte dell’integrazione multivitaminica – «il mondo degli integratori è esploso dopo il Covid» – sulla gastroenterologia (per l’uso dei tanti prodotti dovuti allo stress) e sulla dermatologia. «Fare la differenza significa dunque mettere sempre al centro la persona: il cittadino, il medico e il farmacista». In proposito, Stefan Oelrich, presidente Bayer Pharmaceuticals e presidente Efpia, Federazione Europea delle Industrie Farmaceutiche, ha voluto ricordare l’importanza dell’Italia per Bayer (multinazionale che è in più di cento Paesi) come luogo di ricerca e di produzione delle più moderne in campo farmaceutico.
Alleanze tra innovazione e politiche sanitarie
Tra le varie voci, Emanuele Monti, presidente Commissione Welfare Regione Lombardia e membro del board esecutivo Aifa, ha messo in evidenza l’importanza di «creare alleanze tra innovazione e politiche sanitarie» e come tale congiunzione debba dimostrarsi stabile nel tempo, per giungere all’auspicio dei ricercatori coraggiosi come Iacovelli. Ed è sulla base di questa consapevolezza che il Ministero ha conferito il simbolico riconoscimento del francobollo, per il contributo costante offerto da Bayer nell’innovare settori strategici. L’immagine a cura del bozzettista Matias Hermo raffigura infatti una composizione in cui il numero 125 è adagiato sui colori della bandiera italiana e in cui sono appunto riconoscibili i tre campi di competenza dell’azienda: agricoltura, farmaci di auto-medicazione e terapie innovative per la salute (ulteriori informazioni sul sito filatelia.poste.it).
Sostenibilità economica, ambientale e sociale unico orizzonte possibile
Ha concluso l’evento la cerimonia ufficiale di annullo filatelico del francobollo, guidata da Poste Italiane e presieduta da Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano. La sensazione affiorata dalle parole di tutte le figure chiave intervenute sul palco del Centro Bayer, è che il futuro, oggi, debba incominciare ogni giorno, se si tratta di persone, salute e ambiente: «Siamo consapevoli che la sostenibilità economica, ambientale e sociale è l’unico orizzonte possibile» ha affermato l’amministratrice delegata Monica Poggio.
Alessandra Stoppini
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