«L’e-commerce non riuscirà mai ad entrare sul serio in concorrenza con il lavoro del farmacista, perché quest’ultimo può contare sulla consulenza e sul rapporto di vicinanza con il paziente». A ribadire la propria visione del futuro della farmacia e delle possibili conseguenze derivanti dall’ingresso nel settore di colossi del marketplace come Amazon è Ornella Barra, dirigente della catena americana Walgreens Boots Alliance. La farmacista italiana, secondo quanto riportato dal giornale specializzato francese Le Quotidien du Pharmacien, ha sottolineato la propria ammirazione per il numero uno della piattaforma di vendita online Jeff Bezos, ma si è detta convinta che le sue mire sul comparto farmaceutico verranno ridimensionate.
Amazon, infatti, ha messo in commercio negli Stati Uniti una linea esclusiva di farmaci over-the-counter e prodotti per la salute, lanciando di fatto una sfida al sistema delle farmacie e, potenzialmente, aprendo una guerra sui prezzi capace di incidere sui margini di profitto degli operatori attuali. Ma alla strategia di Besoz, secondo Barra, manca qualcosa che la professione non potrà mai perdere: il contatto diretto con la clientela. E in questo senso la stessa dirigente sottolinea ad esempio la quota, stagnante, delle prescrizioni elettroniche negli Usa, ferma attorno al 20%. È per questo che Walgreens vuole puntare fortemente proprio sul rapporto con il paziente, pur senza lesinare gli investimenti nella e-technology. Al contrario, proprio grazie a quest’ultima si punta a fornire nuovi servizi alla clientela, accompagnando al contempo i farmacisti verso l’estensione dell’offerta, pur mantenendo la loro missione di servizio pubblico. A febbraio, in un’intervista concessa al quotidiano Il Sole 24 Ore, l’amministratore delegato di Walgreens Boots Alliance e compagno di vita di Ornella Barra, Stefano Pessina, aveva commentato le strategie di Amazon, affermando che essa «potrebbe essere interessata a entrare nella sanità, ma non entrerà mai nella farmacia. È un settore troppo complesso e regolato. Bezos (numero uno del colosso del marketplace, ndr) è un genio della tecnologia, ma non capisce di logistica. La sua logica è di entrare nelle case, nelle famiglie, per potergli portare tutto. Ma non funzionerà perché le persone vogliono il contatto umano».
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