«I risultati del primo trimestre 2022 confermano la resilienza del modello di business di Banca Ifis e la sua capacità di incrementare la produttività dei core business. Nel Commercial & Corporate Banking le attività di Factoring, Leasing e il portafoglio di crediti totali sono cresciuti tutti a tassi superiori rispetto ai mercati di riferimento, mentre l’ulteriore aumento degli incassi del business Npl riflette l’incremento dell’efficienza dell’attività di recupero». È quanto ha fatto sapere Gruppo Banca Ifis, alla luce dei risultati periodici pubblicati. L’istituto ha reso noto che «per l’esercizio 2021, l’Assemblea degli azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, pari al doppio della cedola dell’esercizio 2020. L’importo verrà messo in pagamento dal 25 maggio 2022 con record date il 24 maggio 2022 e data stacco cedola (n.25) il 23 maggio 2022».

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Risultati del primo trimestre 2022

Osservando i dati riclassificati nel periodo 1 gennaio-31 marzo 2022, l’istituto ha reso noto che «il margine di intermediazione è in crescita del 18,6% a 163,3 milioni di euro (137,7 milioni di euro al 31.03.2021) e beneficia di maggiori ricavi nel Settore Npl, pari a 69,8 milioni di euro (+11,5 milioni di euro rispetto al 31.03.2021) e nel Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 73,8 milioni di euro (+8,6 milioni di euro rispetto al 31.03.2021)». Inoltre «i Costi operativi ammontano a 87,8 milioni di euro (+4,7% rispetto a 83,8 milioni di euro al 31.03.2021) per l’inclusione a perimetro del ramo ex Aigis Banca e per alcuni progetti strategici quali la fusione di Credifarma in Farbanca». Quanto all’utile netto della Capogruppo «è pari a 34,9 milioni di euro, in crescita del 73,7% rispetto ai 20,1 milioni di euro del primo trimestre 2021, nonostante il significativo calo della PPA a 4 milioni di euro rispetto ai 12 milioni di euro del 31.03.2021». Il costo del credito è «pari a 17,0 milioni di euro (in diminuzione rispetto a 18,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021) che include accantonamenti per circa 8 milioni di euro a fronte di posizioni del portafoglio commerciale con vintage elevata». Considerata «solida» la posizione di liquidita, pari a «circa 1,3 miliardi di euro al 31 marzo 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.300%)».

Completata la fusione per incorporazione di Credifarma in Farbanca

In occasione della trimestrale, Banca Ifis ha fatto sapere che l’11 aprile 2022 «è stata completata l’operazione di fusione per incorporazione di Credifarma Spa in Farbanca Spa, per la quale era pervenuta l’autorizzazione da Banca d’Italia, in data 21 febbraio 2022. Nasce, grazie a questa operazione, Banca Credifarma: il primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie». Secondo quanto evidenziato dall’istituto «l’integrazione rappresenta il completamento del progetto avviato con l’acquisizione di Farbanca nel novembre 2020 e il punto di partenza di una nuova realtà dotata delle migliori competenze nell’erogazione del credito specializzato alle farmacie grazie allo sviluppo di servizi digitali integrati in un unico grande operatore. L’operazione rientra nel novero delle iniziative del Piano Industriale 2022-2024 volte a un’ulteriore semplificazione e specializzazione della struttura organizzativa del Gruppo Banca Ifis». Dando uno sguardo al futuro, Banca Ifis ha sottolineato che «le sinergie post integrazione e il cross selling con tutti i prodotti finanziari del Gruppo consentiranno a Banca Credifarma di sviluppare ulteriormente il presidio commerciale nel comparto di riferimento. L’estensione degli investimenti in tecnologia digitale presentati nel Piano Industriale accelererà altresì l’innovazione dei processi e l’estensione della gamma dei servizi offerti, anche grazie a nuove partnership ed a soluzioni di consulenza complementari alla soddisfazione dei bisogni dell’impresa farmacia».

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