Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis – che controlla anche Banca Credifarma nata dalla fusione per incorporazione di Credifarma in Farbanca – ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2025, come reso noto dallo stesso Istituto l’8 maggio 2025. L’utile netto si attesta a 47,3 milioni di euro, superando le stime e segnando il miglior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni. I ricavi consolidati ammontano a 178,8 milioni di euro, sostenuti dall’andamento positivo del business Npl e del comparto finanza proprietaria, nonostante un contesto caratterizzato da tassi decrescenti e volatilità sui mercati.

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Solidità patrimoniale confermata

La solidità patrimoniale è confermata dal Cet1 ratio, salito al 16,6%, ben al di sopra dei requisiti regolamentari. I costi operativi si riducono del 4,5%, attestandosi a 97,5 milioni di euro, grazie all’efficientamento e alla conclusione dei progetti di digitalizzazione previsti dal Piano Industriale 2022-2024. La Banca ha inoltre deliberato la distribuzione di un dividendo totale di 111,5 milioni di euro relativi all’esercizio 2024.

Performance dei settori e qualità dell’attivo

Il Settore Commercial & Corporate Banking ha registrato ricavi in crescita rispetto al primo trimestre 2024, nonostante lo scenario sfavorevole dei tassi di interesse. Il contributo più significativo proviene dalla business unit structured finance, con un incremento dei ricavi da 4,0 a 11,8 milioni di euro. Il Settore Npl segna un +8,4%, grazie all’efficientamento dei processi di recupero e alla stagionalità positiva, con incassi pari a 101 milioni di euro.

Costo medio della raccolta

Il costo medio della raccolta scende al 3,5%, mentre lo spread medio si attesta all’1,8%. Il portfolio titoli del comparto finanza proprietaria raggiunge 3,1 miliardi di euro, con una duration allungata a 4,2 anni. I rapporti di qualità dell’attivo, Gross Npe Ratio e Net Npe Ratio, si posizionano rispettivamente al 6,1% e 3,3%, con una copertura media dei crediti deteriorati salita al 48%.

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