La Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi) ha reso disponibile una nota in cui approfondisce il tema dell’autoformazione Ecm farmacisti. La Fofi ha ricordato che «con alcune deliberazioni nei precedenti trienni formativi la Commissione nazionale per la formazione continua (Cnfc) ha stabilito che mediante l’istituto dell’autoformazione il professionista sanitario possa acquisire crediti individuali da autoapprendimento (in funzione dell’impegno orario autocertificato), a seguito dell’effettuazione di una delle attività previste nel paragrafo 3.5 del “Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario”». In tal senso, la Federazione «aveva già individuato alcune ipotesi aggiuntive proprie della professione di farmacista». Inoltre, «con la recente deliberazione n. 33/2023 del 16 marzo u.s. sono state ampliate le attività specifiche che consentono al farmacista l’ottenimento di crediti da autoformazione (a seguito dell’istanza dell’iscritto, corredata dalla relativa autocertificazione, da inviare sul portale Cogeaps salvo diversa indicazione del proprio Ordine di appartenenza)». Ciò per diverse prestazioni rese dagli iscritti nella funzione di tutela della salute pubblica.

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Prestazioni rese dagli iscritti nella funzione di tutela della salute pubblica

Con riferimento alle prestazioni rese, la Fofi ha ricordato agli iscritti che «l’identificazione, valutazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all’uso dei medicinali, per assicurare un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione, nonché ogni attività svolta nell’ambito della farmacovigilanza, dispositivo-vigilanza», «le prestazioni professionali svolte nell’ambito della sperimentazione dei nuovi servizi in farmacia ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 17 ottobre 2019 tra le quali rientrano, a titolo esemplificativo, le attività finalizzate all’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, all’arruolamento dei pazienti cronici e alla presa in carico degli stessi, nonché all’aderenza alla terapia e alla telemedicina», a cui si aggiunge «la partecipazione alle attività di screening rivolte alla popolazione, nonché le azioni di divulgazione (realizzazione materiale informativo) o l’adesione alle campagne di sensibilizzazione per la prevenzione della salute, rivolte ai cittadini, promosse, organizzate o patrocinate da autorità o istituzioni pubbliche; tra le suddette iniziative, a titolo esemplificativo si riportano alcune di quelle patrocinate dalla Federazione: “Diaday”, “Al Sole…in salute”, oppure le campagne organizzate da Apmarr, Animass Odv, Fondazione Onda, etc.» e infine «le attività di studio effettuate in laboratorio galenico finalizzate alla formulazione, allestimento, analisi dei preparati e valutazione dei risultati relative a medicinali carenti».

Le attività già deliberate e dettagliate dalla Fofi

Come riferito dalla Fofi, «le sopracitate attività si vanno ad aggiungere a quelle già deliberate e dettagliate nelle suddette circolari federali n. 14118 e n. 14298. Da qualche mese è attiva una specifica funzione sul portale informatico di gestione dell’anagrafe dei crediti Ecm gestito dal Cogeaps, attraverso la quale è possibile inserire in maniera autonoma le richieste di riconoscimento dei crediti da autoapprendimento, anche inerenti a tali ipotesi aggiuntive previste per la professione di farmacista. Si rimanda alla circolare n. 14135 del 14 dicembre 2022 per tutte le informazioni relative rispettivamente all’accesso al sito da parte degli iscritti all’Albo (che deve avvenire tramite Spid o Cie o Cns) e alle modalità di inserimento nel suddetto portale del Cogeaps delle istanze di riconoscimento dei crediti Ecm per autoformazione».

Nuove attività formative che consentono il riconoscimento di crediti per autoformazione

La Fofi ha poi segnalato che, per integrare quelle già previste, «trasmetterà alla Cnfc e al Cogeaps le anzidette nuove attività formative che consentono il riconoscimento di crediti per autoformazione (sia quelle indicate nella presente circolare deliberate dal Comitato centrale sia quelle individuate dai consigli direttivi degli Ordini territoriali). È necessario evidenziare che le suddette attività saranno rese visibili e dunque selezionabili da parte degli iscritti nella piattaforma informatica del Consorzio, compatibilmente con le tempistiche necessarie per l’aggiornamento del sito stesso. Pertanto, sarà cura della Federazione comunicare la validazione delle nuove ipotesi da parte della Cnfc, con la conseguente possibilità di caricamento delle predette istanze nel portale del Consorzio».

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