
Ebbene, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, anche una farmacia biellese si sarebbe ritrovata, per quasi una settimana, “ostaggio” dell’attacco. «Vittima del nuovo caso di cryptolocker – riporta l’edizione locale – è stata la farmacia Valleggia di Sagliano». Il titolare, Alessandro Canavera, ha spiegato che occorre «fare attenzione alle mail che come oggetto hanno il saluto “Hello”, che possono contenere il virus. Quel messaggio, che non abbiamo aperto ma forse neppure cancellato, era arrivato qualche giorno prima. Dopo una fase di letargo ha iniziato a propagarsi e ha bloccato prima i computer e poi le casse. In pratica non potevamo fare più nulla. Quando ci siamo trovati con tutti i terminali fuori uso ci è comparso il messaggio in cui venivamo invitati a metterci in contatto con l’indirizzo che ci avrebbe fornito le indicazioni per sbloccarli, naturalmente pagando una somma di denaro che doveva ancora essere stabilita».
Grazie all’intervento di un tecnico informatico, però, il farmacista ha potuto ripulire i computer e tornare al lavoro in modo normale, senza pagare il “riscatto”. Tuttavia, il danno non è stato indifferente, perché per giorni la farmacia si è ritrovata paralizzata. A quanto pare, un attacco simile ha colpito di recente anche le farmacie comunali della Lombardia.
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