«Lo studio di Fase 3 Elevate ha raggiunto l’endpoint primario e tutti gli endpoint secondari relativi agli esiti clinici della cefalea e ha dimostrato che atogepant è efficace e generalmente ben tollerato per il trattamento preventivo dell’emicrania episodica nelle persone in cui hanno fallito da due a quattro classi di trattamenti preventivi orali convenzionali». È quanto ha fatto sapere Abbvie mercoledì 17 aprile 2024. Come riferito dall’azienda «i risultati mostrano che atogepant potrà rappresentare un’opzione di trattamento preventivo efficace per i pazienti fortemente impattati dal carico della malattia».

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Riduzione del numero medio di giorni di emicrania al mese

Abbvie ha fornito ulteriori dettagli sullo studio Elevate. In particolare, «nell’arco di un periodo di trattamento di 12 settimane, i pazienti trattati con una compressa al giorno di atogepant 60 mg, hanno registrato una riduzione di 4,2 giorni del numero medio di giorni di emicrania al mese (Monthly migraine days, Mmds) rispetto al valore basale prima di avviare la terapia. Tale riduzione è risultata maggiore, in modo statisticamente significativo, di quella riportata, nello stesso arco temporale, dai pazienti trattati con placebo, che hanno riferito una riduzione di 1,9 giorni dei Mmds rispetto al valore basale».

Generalmente ben tollerato tra i soggetti affetti da emicrania episodica

In aggiunta a ciò, come sottolineato da Abbvie, «atogepant 60 mg Qd ha mostrato un buon profilo di sicurezza ed è stato generalmente ben tollerato tra i soggetti affetti da emicrania episodica. Dei 309 partecipanti arruolati, il 56% aveva precedentemente fallito due classi di trattamenti preventivi orali e il 44% tre o più classi. I risultati complessivi sulla sicurezza sono stati coerenti con il profilo di sicurezza noto di atogepant e gli eventi avversi emergenti dal trattamento più comunemente riportati (≥5% in ogni braccio di trattamento) hanno incluso stipsi, Covid-19, nausea e rinofaringite».

Maggiori informazioni su atogepant

Atogepant è un antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (calcitonin gene-related peptide, Cgrp) somministrato per via orale, specificamente sviluppato per il trattamento preventivo dell’emicrania negli adulti che hanno quattro o più giorni di emicrania al mese. Il Cgrp e i suoi recettori sono espressi in regioni del sistema nervoso associate alla fisiopatologia dell’emicrania. Gli studi hanno dimostrato che i livelli di Cgrp sono elevati durante gli attacchi di emicrania e gli antagonisti selettivi del recettore Cgrp conferiscono benefici clinici nell’emicrania. Atogepant nella forma di compresse da 10 mg e 60 mg è attualmente approvato in Europa per la prevenzione dell’emicrania negli adulti che hanno almeno 4 giorni di emicrania al mese.

«Rispondere ai bisogni insoddisfatti delle persone»

Annalisa Iezzi, direttore medico di Abbvie Italia, ha osservato che «l’emicrania non è solo un mal di testa ma è la seconda malattia più disabilitante nel mondo, in grado di impattare sulle attività quotidiane e sulle relazioni sociali di chi ne soffre. L’impegno costante di Abbvie è quello di rispondere ai bisogni insoddisfatti delle persone che convivono con disturbi neurologici, come l’emicrania, rendendo disponibili nuove opzioni terapeutiche anche nell’approccio preventivo».

Trattamenti preventivi efficaci in grado di ridurre l’impatto

Cristina Tassorelli, docente di neurologia e direttore del dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del comportamento dell’Università degli studi di Pavia, ha ricordato che «l’emicrania è una patologia altamente diffusa e colpisce più di un miliardo di persone in tutto il mondo, di cui sei milioni solo in Italia, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne». Dunque, secondo la docente, «è fondamentale che le persone che soffrono di emicrania dispongano di trattamenti preventivi efficaci in grado di ridurre l’impatto di questa patologia sulla loro vita – oggi solo una minima parte della popolazione italiana riceve adeguate cure preventive – e questi dati dimostrano che atogepant potrà rappresentare una valida opzione per le persone che convivono con questa malattia».

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