
«Lo studio – sottolinea il Pharmaceutical Journal – ha riguardato ben 283 farmacie e 1.263 pazienti, e rappresenta in questo senso uno dei più ampi mai effettuati in materia di intervento dei farmacisti territoriali sui soggetti affetti da asma». Inoltre, «nel 100% dei casi oggetto del lavoro» si è registrato un calo della spesa complessiva sostenuta per le cure. Tanto che, «in seguito, la revisione delle terapie è diventata un servizio sostenuto a livello nazionale in Italia, ed è oggi preso in considerazione anche per essere adottato in relazione ad altri problemi di carattere respiratorio». «Siamo orgogliosi di questo lavoro – aveva commentato il presidente della Fofi Andrea Mandelli in occasione della prima pubblicazione – che proietta i farmacisti italiani nel gruppo di testa dello sviluppo della pharmaceutical care. Questo studio e tutto il progetto che l’ha preceduto sono stati condotti grazie al nostro impegno, ma soprattutto a quello delle centinaia di farmacisti che hanno partecipato con entusiasmo e competenza, gratuitamente, a questo percorso. È stato dimostrato che il farmacista può fare la differenza nella qualità e nella sostenibilità delle cure, avvalendosi delle proprie competenze e collaborando con gli altri attori del processo di cura sul territorio».
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