Per la prima volta, i 27 paesi dell’Unione europea insieme a Islanda e Norvegia, hanno raccolto e riportato dati sia sulle vendite che sull’uso di antimicrobici negli animali nei rispettivi territori. I risultati sono stati presentati nel primo report annuale di sorveglianza European sales and use of antimicrobials for veterinary medicine (Esuavet), pubblicato il 31 marzo 2025. I dati si riferiscono all’anno 2023, segnando l’inizio di un flusso che produrrà report annuali.

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Penicilline la classe più venduta

Le vendite di antibiotici per animali da produzione alimentare hanno rappresentato il 98% delle vendite totali nell’Ue di medicinali veterinari contenenti sostanze ad attività antibiotica. La classe di antimicrobici più venduta per gli animali da produzione alimentare è stata quella delle penicilline, seguita da tetracicline e sulfamidici. Secondo la categorizzazione Ameg degli antibiotici per uso negli animali, sviluppata dal gruppo di esperti ad hoc dell’Ema, circa il 65% delle vendite totali nell’Ue per animali da produzione alimentare ha corrisposto a sostanze appartenenti alla categoria D – da utilizzare come trattamenti di prima linea, ove possibile –, il 29% alla categoria C – da considerare solo quando non ci sono antibiotici nella categoria D che potrebbero essere clinicamente efficaci – e il 6% alla categoria B – criticamente importanti in medicina umana ma il cui uso negli animali dovrebbe essere limitato per mitigare il rischio per la salute pubblica –.

I dati sull’uso nella varie specie animali

I dati sull’uso sono stati raccolti per quattro principali specie animali da produzione alimentare nel 2023: bovini, suini, polli e tacchini. I veterinari hanno svolto un ruolo chiave nella raccolta dei dati, essendo stati selezionati come unici fornitori di dati da 16 paesi. I restanti 13 paesi hanno utilizzato altri fornitori di dati oltre ai veterinari, tra cui farmacie, mangimifici, allevatori e rivenditori. È la prima volta che i dati sull’uso vengono raccolti in tutta l’Ue. Molti paesi sono ancora in fase di configurazione o miglioramento dei sistemi di raccolta dati sull’uso di antimicrobici. Pertanto, i dati condivisi per il 2023 non erano completi e accurati a sufficienza per iniziare a riportare informazioni quantitative. Gli Stati membri si sono impegnati a consolidare i loro sistemi di raccolta dati sull’uso, mirando ad aumentare l’accuratezza e la copertura. L’iniziativa ha confermato la cooperazione tra i paesi, in quanto quelli con esperienza nella raccolta dati sull’uso di antimicrobici hanno offerto guida e supporto, favorendo un ambiente produttivo e collaborativo.

European surveillance of veterinary antimicrobial consumption (Esvac)

L’Esuavet report si basa sul progetto European surveillance of veterinary antimicrobial consumption (Esvac), iniziativa volontaria tra le autorità nazionali e l’Ema per raccogliere dati affidabili sulle vendite in tutta Europa nell’arco di 12 anni. Durante il periodo, grazie agli sforzi collettivi dei paesi che hanno fornito i dati e sviluppato strategie nazionali per incoraggiare l’uso responsabile, nonché ai medici e agli allevatori sul campo, è stato osservato un calo del 50% delle vendite di antibiotici veterinari. I dati nei report annuali Esuavet, raccolti tramite la piattaforma Asu, aiuteranno a identificare le tendenze nel consumo di antimicrobici negli animali in modo più accurato e con maggiore granularità, consentendo ai decisori di affrontare la crescente complessità della resistenza antimicrobica e di adottare misure appropriate per proteggere la salute sia animale che umana in Europa. Si rimanda al report nella sezione “Documenti allegati”.

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