Secondo il rapporto Aifa sull’uso di antibiotici per l’anno 2017, pubblicato nel marzo del 2019, i consumi in Italia risultano in calo, ma sono ancora superiori alla media europea. In questo senso, «secondo una recente analisi dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in molte parti del mondo sono state registrate prevalenze elevate di resistenza nei batteri che causano infezioni anche comuni, quali la polmonite e le infezioni delle vie urinarie». All’analisi dell’Oms si aggiunge inoltre uno studio dell’European Centre for Disease Prevention and Control, il quale «riporta che nel 2015, nei Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo, si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi, un terzo dei quali si è verificato in Italia, evidenziando la gravità del problema nel nostro Paese». È evidente dunque che il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, per quanto possa essere dibattuto, richiede un approccio multidisciplinare complesso, nonché interventi risolutivi che coinvolgano a tutto tondo gli operatori della filiera.

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È questo il senso dell’iniziativa messa in campo dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema), la quale sta aprendo il dialogo iniziale disponibile attraverso la sua Innovation task force (Itf), a tutti i produttori di farmaci che lavorano su approcci terapeutici per il trattamento o la prevenzione di infezioni batteriche e fungine. Secondo quanto evidenzia l’Ema, «Itf è un forum di dialogo tra regolatori e sviluppatori di terapie emergenti innovative, metodi e tecnologie, nelle prime fasi di ricerca e sviluppo», solitamente riservato a farmaci innovativi. Tuttavia, «data la crescente minaccia alla salute pubblica causata dalla resistenza antimicrobica e la necessità di nuovi trattamenti, l’Ema invita tutti gli sviluppatori che lavorano sui farmaci per il trattamento o la prevenzione di infezioni microbiche potenzialmente letali a entrare in un dialogo precoce con l’Agenzia per contribuire a rafforzare il farmaco pipeline di sviluppo per nuovi antimicrobici».

Tra le iniziative utili a contrastare il fenomeno, «stimolare lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di infezioni batteriche o fungine resistenti – evidenzia l’Agenzia – è un pilastro nella lotta contro questa minaccia e un’alta priorità per l’Ema e la rete europea di regolamentazione dei farmaci». In tal senso, «l’Itf faciliterà l’interazione precoce e discussioni ad ampio raggio tra gli innovatori e le autorità di regolamentazione, che aiuteranno l’orientamento dei produttori e il successivo utilizzo di strumenti normativi formali come i consigli scientifici dell’Ema». Il servizio è gratuito e qualsiasi nuovo medicinale per il trattamento di un’infezione fungina o batterica pericolosa per la vita o debilitante sarebbe considerato come oggetto di discussione nell’ITF. «Questa piattaforma per il dialogo precoce – conclude l’Ema – contribuirà infine a stabilire le priorità e ad accelerare lo sviluppo di farmaci antimicrobici».

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