mercato dei farmaciCome sono cambiati i prezzi dei farmaci negli ultimi dieci anni? A tracciare un bilancio è un’analisi di Altroconsumo, effettuata nel quadro della campagna “Liberalizziamoci”, a dieci anni dall’avvio della vendita libera dei medicinali senza ricetta. «Nel canale ipermercato – spiega l’associazione di consumatori – in media i prezzi dei farmaci di fascia C sono diminuiti rispetto al 2006, tendenza che si intravede anche in farmacia, dove i farmaci hanno avuto un aumento medio contenuto: +10,9% in 10 anni, contro a un tasso di inflazione generale, nello stesso periodo, del 16%. Online si registra una variabilità di prezzi ben oltre le aspettative, anche dell’82.7% per le farmacie online».
Lo studio ha messo a confronto i prezzi di 24 farmaci tra i 50 più venduti nei corner salute degli ipermercati, nelle farmacie e nelle parafarmacie. Queste ultime due da quest’anno possono vendere anche farmaci online, un elemento che secondo Altroconsumo «articola l’offerta in modo innovativo e in alcuni casi spiazzante per la forchetta di prezzo registrata». In totale sono stati analizzati 141 punti vendita: 101 farmacie e 20 parafarmacie e 21 ipermercati. «L’apertura ad altri canali di vendita rispetto alle farmacie e l’abolizione del prezzo fisso – prosegue l’associazione – hanno giocato un ruolo fondamentale sul contenimento dell’aumento dei prezzi dei farmaci, evidenziando un aspetto costante interessante, eppure critico, della liberalizzazione stessa: l’ampia variabilità dei prezzi del singolo farmaco. Aspetto acuito se si passa all’analisi dell’offerta online, condotta per verificare se il canale web sia competitivo rispetto alla grande distribuzione». L’analisi ha messo infatti a confronto i diversi canali: «In un ipermercato, rispetto alla farmacia online, si risparmia in media il 10,4%, mentre rispetto ad una parafarmacia online il dato scende al 5,7%. Mentre paragonando farmacie online e parafarmacie online, in queste ultime in media i prezzi sono del 4,8% più bassi». Il che fa concludere a Altroconsumo che «la liberalizzazione ha fatto bene al mercato, ma bisogna fare di più. Liberalizzare anche i farmaci in fascia C con ricetta: quelli pagati direttamente dal cittadino».

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