
I cali relativi alla spesa farmaceutica convenzionata netta hanno riguardato tutte le regioni e province autonome italiane, senza alcune esclusione, anche se va detto che le differenze sono marcate: si passa infatti dal -0,3% registrato dalla Valle d’Aosta al -13,15% delle Marche. Positiva, di conseguenza, la verifica del rispetto del tetto di spesa programmato (7,96%) nel periodo gennaio-febbraio 2018 sulla base del Fondo sanitario nazionale (FSN) per lo scorso anno: a fronte di una spesa convenzionata pari a 1.421,21 milioni di euro, si è registrato un avanzo di 62,75 milioni rispetto al tetto di 1.483,96 milioni. La percentuale raggiunta è stata infatti del 7,62%. L’Aifa ha tuttavia precisato che «si tratta di un monitoraggio provvisorio poiché il valore del FSN utilizzato è quello del 2017, non essendo stato ancora comunicato all’Agenzia dal ministero della Salute, il valore del FSN per l’anno 2018 che in fase di definizione con le Regioni e quindi i relativi tetti della farmaceutica».
Per quanto riguarda infine la spesa farmaceutica complessiva (convenzionata e acquisti diretti), sempre nel periodo gennaio-febbraio 2018, essa «si è attestata a 3.280,9 milioni di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% – anch’esse calcolare sul FSN del 2017 (2.768,4 milioni) – pari a +512,5 milioni, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN 2017 del 17,6%».
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