
In particolare, il rapporto indica che nel periodo di riferimento la spesa farmaceutica totale (pubblica e privata) è stata pari a 21,3 miliardi di euro (in crescita del 7,8%), di cui il 76,5% è stato rimborsato dal Ssn. La spesa farmaceutica territoriale pubblica si è attestata a quota 9.727 milioni di euro (circa 159 euro pro capite), con un aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto principalmente alla crescita del +37,4% della spesa per medicinali di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto. La spesa farmaceutica convenzionata ha, invece, registrato un lieve calo. «Le tre regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica convenzionata di classe A-Ssn più elevata – spiega l’Aifa – sono state la Campania con 167,5 euro pro capite, la Puglia con 161,6 euro e la Calabria con 158,6 euro; al contrario la provincia di Bolzano, l’Emilia Romagna e la Toscana hanno mostrato la spesa pro capite più bassa, pari rispettivamente a 97,0 euro, 103,0, euro e 108,0 euro. Tali valori si assestano ben al di sotto della media nazionale di 134,4 euro».
I farmaci antineoplastici e immunomodulatori si confermano anche nel 2015 la prima categoria a maggior spesa pubblica. Per quanto concerne invece le dosi di medicinali consumate dagli italiani, esse sono stati pari a 1.041,1 ogni mille abitanti in regime di assistenza convenzionata, dato in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,5%).
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