farmacisti fofi«Estendere l’applicazione dell’Accordo del 7 febbraio 2013 alle professioni di Farmacista e Medico Veterinario»: questa la richiesta avanzata alla Conferenza Stato-Regioni da parte della Fofi e della Fnovi in merito alla certificazione di qualità della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e della omeopatia. Nel 2013 è stato firmato l’accordo con cui vengono disciplinati i criteri e le modalità per la certificazione di qualità delle pratiche citate da parte di medici chirurghi, odontoiatri, veterinari e farmacisti. L’articolo 3 di questo accordo prevede che, a tutela della salute dei cittadini, vengano istituiti presso gli Ordini provinciali delle prime due categorie gli elenchi dei professionisti esercenti l’agopuntura, la fitoterapia e l’omeopatia, mentre i successivi articoli stabiliscono i criteri per l’accreditamento dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di formazione, nonché gli obblighi e gli adempimenti dei medici chirurghi e odontoiatri. L’articolo 10, al comma 5, infine stabilisce che, con un successivo provvedimento si estendano i contenuti di questa intesa anche ai medici veterinari e ai farmacisti, in seguito all’acquisizione del parere delle rispettive federazioni. Una disposizione che, ad oggi, tuttavia, è rimasta inapplicata. Gli Ordini delle professioni di medico, veterinario e farmacista fanno riferimento a un unico quadro normativo, che affida agli Ordini stessi il compito di promuovere e favorire tutte le iniziative volte a facilitare il progresso culturale degli iscritti e garantire la qualità delle prestazioni professionali erogate. Le Federazioni, quindi, nel documento inviato alla Conferenza per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e sottoscritto dai rispettivi presidenti, il Sen. Andrea Mandelli e il Dottor Gaetano Penocchio, sottolineano la necessità di estendere anche alle professioni del farmacista e del medico veterinario quanto già previsto per la professione medica. Va ricordato come l’omeopatia, la fitoterapia e l’agopuntura vengano considerate dai pazienti, dagli operatori sanitari e dalle Autorità nazionali come sistemi di diagnosi, prevenzione, cura e riabilitazione in affiancamento alla medicina ufficiale. La normativa comunitaria e di recepimento nazionale, inoltre, hanno da diverso tempo riconosciuto esplicitamente i prodotti omeopatici come medicinali, e l’AIFA ha approvato ufficialmente, dopo le necessarie verifiche di qualità, efficacia e sicurezza, i medicinali fitoterapici, cioè i farmaci il cui principio attivo è una sostanza vegetale, che vengono dispensati esclusivamente in farmacia, alcuni anche con presentazione obbligatoria di ricetta medica. La verifica dei requisiti formativi e l’aggiornamento professionale rappresentano comunque presupposti imprescindibili per assicurare l’appropriatezza e l’efficacia delle prestazioni del professionista. A tal proposito, l’articolo 9 del Codice Deontologico del farmacista prevede che lo stesso «ha il dovere della formazione e dell’aggiornamento professionale al fine di adeguare costantemente le proprie conoscenze al progresso scientifico, all’evoluzione normativa, ai mutamenti dell’organizzazione sanitaria e alla domanda di salute dei cittadini». La FOFI ritiene quindi improcrastinabile una regolamentazione della materia, anche nell’interesse dei pazienti, perché la qualificazione dei professionisti che operano in questi ambiti sia adeguata e verificabile. Le Federazioni chiedono che questo vuoto venga colmato, per consentire ai cittadini di accedere alle cure di professionisti in possesso di una formazione idonea nei campi dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia.

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