«Non vanno aperti i messaggi che negli ultimi giorni sono stati inviati tramite caselle di posta elettronica certificata a privati e professionisti e che sono provenienti da indirizzi validi». È quanto fa sapere l’Agenzia delle Entrate, che ha diramato un alert relativo a tentativi di phishing in corso attraverso l’uso della Posta elettronica certificata. «Questa volta – si legge in una nota dell’Agenzia – arrivano con la Posta elettronica certificata le false mail che danneggiano i software. I messaggi ingannevoli hanno ad oggetto un numero di protocollo simile a quello utilizzato dall’Agenzia per le usuali comunicazioni e, inoltre, hanno in allegato un file in formato zip contenente a sua volta un pdf e un file .vbs che se scaricato può ottenere il controllo del computer». Dunque, l’appello dell’agenzia, la quale si dice «assolutamente estranea a tali comunicazioni», raccomandando «a tutti i destinatari dell’iniziativa fraudolenta, di cestinare subito il messaggio sospetto senza aprire alcun allegato».

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Non è la prima volta che l’Agenzia delle entrate entra nel mirino dei cybercriminali. Nel marzo del 2018, infatti, la stessa rese noto di false email a nome dell’autorità fiscale che rischiavano di far installare sui computer dei destinatari dei virus informatici. Si tratta di una pratica effettuata online da parte di malintenzionati che inviano mail che assomigliano moltissimo (in alcuni casi appaiono identiche) a quelle che invia normalmente un determinato soggetto. Ciò con l’obiettivo di trarre in inganno i destinatari, magari convinti che si tratti davvero di un messaggio da parte dell’entità alla quale è stato rubato il “layout” delle mail. Nella maggior parte dei casi chi si spaccia per terzi inserisce un link all’interno della mail, invitando a cliccarvi e – spesso – a inserire i propri nomi utente e password sul sito al quale si accede. Sito che, esattamente come la mail, presenta la stessa forma di quello ufficiale.

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