
Uno studio nazionale condotto dalla Alliance for safe online pharmacies (Asop Global) foundation, dal titolo “2025 U.S. Consumer Behavior Survey” e realizzato da Abacus Data, ha messo in luce un aumento della percezione del rischio associato all’acquisto di farmaci online tra la popolazione statunitense. I dati, diffusi a novembre 2025, hanno mostrato che il 66% degli adulti considera l’acquisto online di farmaci una pratica pericolosa, con l’aumento di 22 punti percentuali rispetto ai risultati del 2023. I dati hanno registrato la diffusione consistente del fenomeno, con il 38% degli intervistati che ha effettuato acquisti di medicinali con obbligo di prescrizione via Internet e oltre la metà di questi, il 55%, che ricorre alla modalità digitale per la totalità o la maggior parte delle proprie terapie.
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Divari conoscitivi e conseguenze sulla salute
Nonostante la maggiore consapevolezza dei pericoli, è emersa la persistenza di diverse lacune informative: il 65% della popolazione intervistata ritiene erroneamente che tutte le farmacie online o i siti web di servizi sanitari siano sottoposti a revisione o approvazione da parte della Fda o di autorità regolatorie statali. Il 51% crede che i venditori sicuri compaiano esclusivamente nella prima pagina dei risultati di ricerca, mentre il 44% pensa che una farmacia possa vendere farmaci soggetti a prescrizione senza ricetta medica se vengono fornite informazioni sulla storia clinica.
I danni legati alle convinzioni erronee
Secondo i ricercatori, le convinzioni erronee si sono tradotte in danni concreti: il 27% degli acquirenti online ha dichiarato di aver ricevuto un medicinale contraffatto o di qualità inferiore o di aver subito un danno a causa di un farmaco acquistato in rete. Nel dettaglio, il 13% ha ricevuto prodotti falsificati, il 10% farmaci scaduti e il 7% medicinali danneggiati o conservati in modo improprio. L’87% degli intervistati ha ritenuto che le conseguenze sulla salute derivanti da farmaci contraffatti o scadenti possano essere gravi.
Il caso dei farmaci Glp-1 e le verifiche necessarie
La domanda in forte crescita per i medicinali Glp-1, per il diabete e la gestione del peso, sta introducendo ulteriori rischi nel mercato digitale. Come emerso dalla survey, il 10% degli americani riferisce di aver acquistato i farmaci online e, tra questi, il 40% afferma di aver subito danni o di aver ricevuto prodotti contraffatti o di qualità inferiore. Inoltre, l’86% della popolazione crede, in modo inesatto, che i farmaci composti siano valutati dalla Fda in termini di sicurezza ed efficacia. La maggior parte degli acquirenti online, il 90%, è convinta di rifornirsi da farmacie autorizzate in uno o più stati americani e il 91% afferma di controllare lo status di autorizzazione della farmacia, almeno occasionalmente. Tuttavia, solo il 39% consulta direttamente fonti ufficiali per la verifica, come la National association of boards of pharmacy (Nabp), Legitscript o un ente di accreditamento per la composizione dei farmaci.
Consumatori attirati dai prezzi più bassi
Justin Macy, presidente del consiglio di Asop Global Foundation, ha osservato che «i consumatori sono comprensibilmente attratti dalla convenienza e dai prezzi più bassi dei venditori online, ma questa comodità spesso si paga in termini di sicurezza. Le nostre scoperte segnano una svolta. Gli americani potrebbero essere più consapevoli dei rischi legati a vari prodotti, ma la disinformazione dilaga e stiamo assistendo a come i venditori online illegali approfittino delle pressioni economiche, dei social media e del marketing aggressivo per raggiungere direttamente gli americani con farmaci illegittimi e di qualità scadente. È fondamentale che i consumatori sappiano come verificare le fonti legittime prima di acquistare».
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