abusivismo professionale“L’approvazione unanime in Senato del ddl che prevede l’inasprimento delle sanzioni per l’esercizio abusivo delle professioni è un decisivo passo in avanti. Ma il traguardo si trasformi in nuova partenza per rafforzare i risultati. Non bastano, infatti, le sanzioni, ma occorre una vera e propria rivoluzione culturale e legislativa”.
Lo dichiara in una nota il sen. d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI nella Commissione Igiene e Sanità del Senato.
“Il dibattito sviluppatosi nelle commissioni di merito e nell’aula, infatti, ha riproposto un tema delicato quale quello dell’abusivismo professionale”, afferma, “i cui effetti hanno ricadute pesantemente deleterie sul piano sociale, professionale e, in determinati settori, della tutela della salute. Sono probabilmente le professioni sanitarie, in sintesi, quelle maggiormente a rischio, per motivi facilmente intuibili. Basta dare un’occhiata all’attività dei Nas nel settore: nell’arco di un anno sono oltre mille gli accertamenti di abusivismo che vengono portati alla luce dai soli Carabinieri dei NAS, che svolgono la gran parte delle attività ispettive nel comparto, per quanto attiene le questioni sanitarie. Quindi, abbiamo la conferma della necessità di intervenire con un sistema sanzionatorio più pesante”.
“Tuttavia”, spiega il senatore, “credo sia necessario procedere, accanto alle iniziative di inasprimento delle sanzioni, anche su altri versanti: occorre sensibilizzare l’opinione pubblica con specifiche campagne ed impegnarsi a legiferare in quegli ambiti e settori dove vi è una carenza normativa e una condizione di inadeguatezza delle norme di riferimento, che naturalmente rischia di lasciare una rete a maglie larghe con la conseguenza di determinare l’illecito con maggiore facilità. Auspico che, su questo versante, si arrivi, anche in tempi accettabili, a disciplinare uno degli ambiti della sanità nei quali si registra un numero elevato di casi di abusivismo, quello delle cosiddette medicine non convenzionali. L’assenza di una normativa specifica di settore, che mantiene questo ambito coperto sotto un cono d’ombra di equivoci e sfumature non adeguatamente legiferate e dettagliate, indubbiamente rischia di farne un terreno che favorisce l’esercizio abusivo della professione e, in particolare, di quella medica”.
“Il provvedimento rappresenta, quindi”, conclude d’Ambrosio Lettieri, “senz’altro un passo in avanti nell’ambito dell’esercizio abusivo di una professione, ma naturalmente è soltanto un tassello di un mosaico molto più complesso e composito, che ritengo il legislatore debba esaminare facendosi carico, nelle competenti sedi, di far evolvere il sistema normativo, adeguandolo ai tempi. Probabilmente il disegno di legge presentato dal ministro Lorenzin, che è arrivato in Senato ed è stato assegnato, nella parte in cui prevede la riforma degli ordini professionali e delle professioni sanitarie, rappresenta un’occasione irripetibile, che vorrei sperare questa XVII legislatura non si lasci sfuggire per il bene del Paese, l’efficienza delle prestazioni e per la stessa attività degli operatori del settore”.

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