Anche le 69 farmacie di Lodi e provincia si stanno adeguando alle nuove realtà del comparto, come l’offerta di nuovi servizi supplementari, l’aumento degli orari di apertura, la possibilità di praticare sconti, la domanda crescente di farmaci “generici”. Se ne è parlato ieri in un convegno organizzato dalla Associazione dei farmacisti titolari di Milano, Lodi e Monza, tenutosi presso l’Hotel Una di Lodi, cui hanno partecipato circa 150 farmacisti di Lodi e provincia.
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“La farmacia moderna è sempre più farmacia di servizi e presidio sanitario sul territorio – ha detto Annarosa Racca, presidente locale e nazionale di Federfarma – ed anche nel lodigiano la trasformazione è in atto. “La peculiarità del territorio e la presenza di numerose farmacie rurali – precisano i rappresentanti lodigiani dell’Associazione, dr.ssa Orsi, Dr.ssa Botti e dr. Castelli – richiedono un’evoluzione della farmacia nella direzione di ricoprire un ruolo socio-sanitario sempre più rilevante”.
Nel dibattito sono intervenuti diversi farmacisti lodigiani che hanno riferito di guardare con interesse alla possibilità di prolungare l’orario di apertura e di applicare politiche di prezzo sempre più convenienti per il cittadino e con la trasparenza che da sempre contraddistingue la categoria. Inoltre non sono poche le farmacie locali che hanno ampliato la propria offerta di servizi supplementari come la prenotazione di visite ed esami specialistici convenzionati con la Regione (CUP), l’analisi del sangue mediante autotest, elettrocardiogramma, noleggio elettromedicali, consegna dei farmaci a domicilio, consigli alimentari e via dicendo (per sapere quali servizi supplementari offre ogni farmacia è sufficiente entrare nel sito di Federfarma Milano, www.federfarmamilano.it e cliccare su “Cerca Farmacia”).
Sugli effetti economici della liberalizzazione degli orari e sulla politica dei prezzi in farmacia è intervenuto Giovanni Loi, commercialista dello Studio Brunello: “Non esiste una linea di condotta valida per tutti, ma ogni farmacia rappresenta un caso a sé e quindi il farmacista deve calcolare con esattezza gli effetti di ogni cambiamento sul bilancio della farmacia.”
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