Il trattamento di diabete e obesità con i nuovi farmaci agonisti del recettore del Glp-1 (Glp-1-Ra) come liraglutide dulaglutide e semaglutide e tirzepatide, un nuovo doppio agonista dei recettori Glp-1/Gip, hanno mostrato un ulteriore effetto: un maggiore tasso di concepimenti nelle donne in trattamento, riportati in maniera aneddotica dai social network, ma abbastanza da chiamare i nuovi nati durante la terapia per la perdita di peso, “baby Ozempic”. Queste molecole si basano su un ormone umano presente in natura chiamato peptide simile al glucagone 1 (Glp-1), che svolge un ruolo importante nella regolazione dell’appetito e dei livelli di zucchero nel sangue.
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L’impatto delle terapie mediche sulla fertilità
Le terapie mediche per la perdita di peso potrebbero influenzare la fertilità indirettamente attraverso la perdita di peso o attraverso una possibile azione diretta sul sistema riproduttivo. Una ulteriore ipotesi è che questi farmaci possano interferire con l’assorbimento dei contraccettivi orali, e ridurre la loro efficacia portando ad una gravidanza. Le cause di infertilità parziale sono numerose e vanno dai cicli mestruali irregolari alla sindrome dell’ovaio policistico (Pcos), ma ci sono anche donne con cicli regolari è una infertilità senza cause note o comorbidità. Le donne con ovaio policistico sono tra il 10 e il 12%, e la condizione è correlata ad alti livelli di insulina che, a loro volta, influiscono sull’assetto ormonale, ad esempio con un aumento del testosterone circolante che interferisce con l’ovulazione. Tanto che anche le linee guida per il trattamento della Pcos del 2023[1]elencano i farmaci Glp-1RA tra quelli più usati dalle pazienti affette.
Opzione sempre più discussa con le pazienti
L’uso dei farmaci Glp-1RA, quindi, può essere considerato parte del trattamento pre-concepimento, una opzione che sempre più spesso viene discussa con le pazienti, anche quelle che scelgono la riproduzione medicalmente assistita e in vitro, che vedono limiti alle procedure determinati da un indice di massa corporea elevato. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprenderne il meccanismo preciso. I medici, quindi, consigliano di utilizzare anche un metodo di barriera per il controllo delle nascite come un preservativo.
Focus su salute metabolica delle donne in età fertile
I farmaci Glp -1RA devono comunque essere sospesi almeno due mesi prima del concepimento o un mese prima quando la donna sia in trattamento con tirzepatide così come consigliato anche dalle aziende produttrici o interrotti immediatamente se la gravidanza è avviata, questo perché al momento non sono noti gli effetti di questi farmaci sui feti. Un eccesso di peso durante la gravidanza, infatti, può determinare un’interruzione precoce della stessa, l’insorgenza di diabete gestazionale o peggioramento del diabete preesistente, preclusa e necessità di ricorrere a parto cesareo. Più rassicuranti invece i rischi su eventuali difetti del nascituro, anche se la salute metabolica delle donne in età fertile deve essere un progetto a lungo termine anche per i suoi effetti sulla salute della prole.
Opzione terapeutica prima di tecniche di fecondazione assistita
Veronica Resi, Coordinatrice del Gruppo di Studio congiunto Sid – Amd Diabete e Gravidanza, ha spiegato che «gli specialisti in fertilità potrebbero presto considerare questi farmaci come un’opzione terapeutica prima di procedere a tecniche di fecondazione assistita: una perdita del 5% di peso migliora la fertilità e la possibilità di andare incontro ad una gravidanza. La perdita di peso ha un effetto positivo sulla fertilità in quanto l’incapacità di procreare ha anche radici endocrinologiche. Il peso pre-gravidico elevato della madre è un predittore di sovrappeso e obesità nella prole per un effetto di trasmissione inter-generazionale. Quindi la perdita di peso della madre ha effetti positivi anche sulla salute futura della prole».
Necessario counseling nutrizionale e supporto psicologico
Secondo Raffaella Buzzetti, presidente Sid, «il trattamento dell’obesità è una strategia multifattoriale che deve prevedere un counseling nutrizionale e un supporto psicologico allo scopo di limitare il rapido recupero del peso perso. Numerosi studi infatti hanno sottolineato che dopo la sospensione dei trattamenti con Glp-1 si può verificare un recupero del peso, un rischio da contenere per i potenziali effetti negativi su mamma e bambino. Sono quindi necessarie discussioni aperte sul desiderio di maternità nelle pazienti in età fertile obese valutando il progetto a 3-5 anni, fertilità e contraccezione devono essere argomenti da considerare attentamente negli studi medici insieme all’informazione che un minore Bmi materno è associato ad una migliore salute dei figli».
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