Aumentano le persone che si recano in farmacia per effettuare la vaccinazione contro l’influenza. Infatti, se nelle prime 13 settimane della campagna vaccinale 2023/2024 le vaccinazioni erano 37.650, nello stesso periodo del 2024/2025 le vaccinazioni in farmacia hanno raggiunto quota 52.573 con un incremento del 39,6%.A confermarlo è il report della Regione Veneto, aggiornato al 5 gennaio, che ha raccolto i dati relativi alle 475 farmacie territoriali in cui è stata effettuata almeno una vaccinazione previa abilitazione di farmacisti ivi operanti. In queste farmacie il cittadino può ricevere la somministrazione usufruendo dell’esenzione come da normativa regionale, in modo analogo a quella effettuata nelle aziende sanitarie e dai medici di medicina generale.
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Il contributo delle farmacie ubicate in zone senza medici di famiglia
Particolarmente significativo è risultato il contributo alle vaccinazioni da parte di farmacie ubicate in zone prive di medici di famiglia offrendo ai residenti prossimità del servizio e facilità di accesso allo stesso. Inoltre il sistema logistico delle farmacie territoriali ha consentito autonomia di approvvigionamento dei vaccini convenzionati della Regione Veneto, permettendo di rispondere tempestivamente alle richieste della popolazione senza incorrere in carenze logistiche, talvolta in collaborazione con i medici di famiglia, laddove rimasti sprovvisti. Numeri importanti emergono anche per quanto riguarda le vaccinazioni anti Sars-Cov 2, effettuate in 200 farmacie del Veneto: al 5 gennaio 12.827 dosi.
Capri (Farmacieunite): «Farmacie primo approdo sanitario di vicinanza»
Arianna Capri, consigliere Farmacieunite e referente per la provincia di Verona, ha osservato che «questi dati confermano l’efficacia dell’impegno continuo di sensibilizzazione da parte dei farmacisti, in sinergia con le indicazioni ministeriali, in un contesto molto ampio di prevenzione e di educazione alla salute in farmacia. Le farmacie si confermano per la popolazione il primo approdo sanitario di vicinanza facilitando l’accesso alle vaccinazioni con orari di apertura estesi e in assenza di liste d’attesa, senza necessità di appuntamento».
Farmacie spesso unico riferimento campagna vaccinale
Secondo Capri «le farmacie sono state spesso l’unico riferimento territoriale per accedere anche a questa importante campagna vaccinale, utile soprattutto per i pazienti fragili e per i loro familiari. È indubbio che tutto questo riconosce la capacità della farmacia di fornire risposte tangibili sia al Servizio sanitario nazionale, sia alla popolazione, mediante strategie performanti di prevenzione, accanto alla quotidiana dispensazione dei farmaci e all’assistenza al paziente nelle terapie farmacologiche».
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