Mercoledì 4 dicembre 2024 è stato pubblicato lo studio «Medication therapy problems detected at community pharmacy Inr checks», sulla rivista scientifica Canadian Pharmacists Journal, edito da Sage. Il lavoro, condotto in 40 farmacie nella regione della Nuova Scozia in Canada, ha mostrato che i farmacisti hanno dimostrato di poter rilevare e affrontare problemi di terapia farmacologica non correlati al warfarin (Nwmtp) durante le visite di routine per il monitoraggio dell’Inr al point-of-care (Poc) in pazienti con fibrillazione atriale.
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I farmacisti hanno identificato 1,26 Nwmtp ogni 100 Inr effettuati
Lo studio prospettico osservazionale multicentrico fa parte della seconda fase del progetto Community pharmacy anticoagulation management service (Cpams), e ha coinvolto farmacisti appositamente formati nella gestione della terapia con warfarin. Nel corso di 6 mesi, sono stati documentati 43 Nwmtp durante 3.404 test Inr al Poc in pazienti con fibrillazione atriale, con un tasso stimato di rilevamento di 1,26 Nwmtp (Ic 95%, 0,69-2,32) ogni 100 test. La categoria più comune di Nwmtp riguardava problemi di indicazione terapeutica (44%), principalmente la necessità di una terapia aggiuntiva. Gli interventi più frequenti dei farmacisti sono stati raccomandare aggiustamenti della terapia o fornire consigli educazionali al paziente. La diversità dei problemi rilevati ha enfatizzato il ruolo multidisciplinare che i farmacisti possono avere nell’assistenza primaria.
I vantaggii del monitoraggio dell’Inr gestito dai farmacisti
Sebbene il tasso di rilevamento degli Nwmtp sia modesto, secondo gli studiosi rappresenta un beneficio aggiuntivo del monitoraggio di routine del warfarin che può contribuire a migliorare la cura del paziente. La capacità di affrontare Nwmtp durante le visite per l’Inr al Poc ha evidenziato un vantaggio potenzialmente significativo e sino a questo momento non riconosciuto, che può portare a migliori outcome di salute e ridurre il carico sul sistema sanitario. Secondo i ricercatori ulteriori ricerche sono necessarie per convalidare questi risultati e esplorare il pieno impatto del monitoraggio dell’Inr gestito dai farmacisti sugli esiti dei pazienti.
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