La prossima stagione influenzale si preannuncia intensa, con circa 14 milioni e mezzo di casi attesi tra influenza, infezioni respiratorie e Covid-19. Secondo una ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione parte di Federchimica, un italiano su due esprime preoccupazione per l’aggressività e la contagiosità dei virus influenzali. Nonostante ciò, il Covid-19 sembra aver perso centralità nelle preoccupazioni quotidiane, anche se due italiani su tre sono consapevoli che il virus non è scomparso e potrebbe tornare con nuove varianti. Inoltre, il 51,6% degli italiani ora considera il Covid-19 una normale infezione virale, un dato quasi raddoppiato rispetto al 2023.

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Virus influenzali e Covid-19 continueranno a circolare nella prossima stagione

Secondo il Prof. Fabrizio Pregliasco, direttore della scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Università degli Studi di Milano, la stagione delle infezioni respiratorie non si è mai veramente conclusa quest’anno. Anche durante l’estate, a causa degli sbalzi termici, i livelli di contagio sono rimasti sopra la soglia critica, con una persistenza di infezioni causate da vari virus respiratori e dal Covid-19. Per quanto riguarda quest’ultimo, la variante che si diffonderà nei prossimi mesi è la Xec, che è immunoevasiva. Nonostante la percezione di rischio rispetto al Covid-19 si sia abbassata, Pregliasco ha raccomandato un approccio basato sul buon senso, proteggendo i più fragili.

Gli italiani adottano buone pratiche di comportamento in caso di sintomi influenzali

L’indagine di Human Highway ha rivelato che gli italiani continuano ad adottare buone pratiche di comportamento in caso di malessere. Il 49,3% ritiene che la scelta più prudente sia riposare, assumere medicinali da banco e contattare il medico solo se dopo tre giorni non si osserva alcun miglioramento. Le donne sono più inclini al ricorso ai farmaci di automedicazione, mentre gli over 65 mostrano una maggiore propensione a contattare subito il medico. In caso di comparsa dei sintomi da raffreddamento, il 40% degli italiani considera corretto eseguire un tampone antigenico. Pregliasco ha raccomandato la doppia vaccinazione, sia per il Covid-19 che per l’influenza, soprattutto per le persone fragili. Tuttavia, si è osservata una flessione nel trend della copertura vaccinale antinfluenzale.

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