L’entrata in vigore del nuovo schema di remunerazione per le farmacie, a partire dal primo marzo 2024, ha rappresentato un vero e proprio “challenge” anche per le software house del settore. L’adeguamento del software gestionale alle diverse interpretazioni della norma a livello regionale e provinciale ha richiesto un notevole impegno tecnico e organizzativo. Per far luce su questi aspetti, FarmaciaVirtuale.it ha raccolto l’esperienza di Giulio Manni, direttore ricerca e sviluppo del Gruppo Pharmaservice, il quale ha illustrato le principali criticità affrontate, le soluzioni adottate e le aspettative future sull’impatto del nuovo sistema sul software gestionale delle farmacie Winfarm Evoluzione. L’intervista mostra uno spaccato delle complessità che hanno caratterizzato il processo di adeguamento tecnologico in un contesto normativo in continua e costante evoluzione.
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Con l’entrata in vigore del nuovo schema di remunerazione, quali sono state le principali criticità tecniche che un’azienda come Pharmaservice ha dovuto affrontare nell’aggiornamento del software per le farmacie?
L’entrata in vigore del nuovo modello di remunerazione delle Farmacie rispetto al comparto Ssn, si è dimostrato, come avevamo ampiamente previsto, un argomento abbastanza impegnativo. Come si è potuto constatare dopo la pubblicazione, la nuova norma ha lasciato spazio a molteplici interpretazioni. Una “babele” inevitabile che, nel corso dei primi mesi dell’anno, ha richiesto l’intervento di Federfarma che fortunatamente ha cercato di fornire indicazioni dettagliate per agevolare il compito agli addetti ai lavori. Nonostante i chiarimenti delle associazioni di categoria, in diverse regioni e province autonome si sono palesate notevoli differenze interpretative della nuova legge.
Ciò ci ha costretto a prevedere tutti gli eventuali scenari e di generare delle funzioni specifiche, parametrizzabili, per adeguare il calcolo della nuova remunerazione alle regole divulgate nelle singole aree geografiche. Più in generale, si è trattato di una svolta epocale per il mondo della farmacia e una nuova sfida per il Gruppo Pharmaservice, che si è posto l’obiettivo di continuare a fornire sin da subito ai propri clienti le informazioni reali sulle performance generate delle singole farmacie. Per farlo, abbiamo dovuto ridurre notevolmente i tempi di rilascio delle nuove release, rispetto a quanto il mercato si attendeva in concomitanza della data di emissione della nuova Dcr (fine marzo 2024).
Quali sono stati, secondo lei, gli aspetti più difficili della nuova Distinta contabile riepilogativa (Dcr) dal punto di vista della sua implementazione a livello di software?
Le difficoltà maggiori sono, purtroppo, riconducibili alla differenza dei vari layout relativi alle Dcr delle singole regioni. Siamo abituati ad apportare modifiche sui vari layout, ma in questo caso la quantità e la simultaneità ci hanno messo sicuramente a dura prova. Su questo aspetto però devo dire che la collaborazione proattiva tra tutte le software house del settore ha avuto un ruolo determinate. Un modello virtuoso è stato rappresentato dalla ripartizione dei compiti rispetto all’interlocuzione con gli enti locali. Un lavoro di squadra che ha consentito di accelerare le attività e convergere in materia di interpretazione della norma.
Cito come esempio la Regione Sicilia dove precedentemente esisteva un layout della distinta differente per ogni singola provincia. La collaborazione tra le varie software house e Federfarma Sicilia ha consentito di generare e adottare un modello unico della distinta che a oggi è valido in tutta la regione. Le problematiche più rilevanti sono emerse nelle regioni che avevano già avviato un processo di dematerializzazione della distinta contabile riepilogativa (Lombardia, Veneto, Lazio). Qui, ovviamente, oltre al layout grafico della Dcr, è stato necessario adeguare flussi informatici che ormai si ritenevano recepiti e consolidati, in virtù del lungo periodo di utilizzo con il precedente sistema di remunerazione.
La Dcr varia da regione a regione, in molti casi da provincia a provincia: in che modo siete riusciti a garantire che Winfarm evoluzione fosse conforme alle specifiche di ogni singola area, considerando le possibili differenze interpretative della norma?
Siamo riusciti a gestire le Distinte contabili riepilogative di tutte le regioni e delle provincie autonome, rendendo le nostre procedure altamente modulari e parametriche. In alcune regioni, il calcolo della nuova remunerazione prevede l’applicazione di un numero di arrotondamenti maggiore poiché è stato deciso che il calcolo venga eseguito sulle singole fustelle utilizzando un arrotondamento a due, tre o quattro decimali. In altre regioni, invece, i conteggi vengono effettuati direttamente sui totali della distinta e questo garantisce sicuramente l’utilizzo di un minor numero di arrotondamenti.
Guardando al futuro, quali sono le aspettative di Pharmaservice sull’impatto del nuovo sistema di remunerazione sul software gestionale della farmacia?
Per la maggior parte delle regioni, la gestione delle Dcr cartacee non dovrebbe più rappresentare un problema, ma occorre sempre essere pronti ad affrontare eventuali problematiche non ancora emerse. La nostra maggiore preoccupazione riguarda eventuali chiarimenti interpretativi che potrebbero arrivare da parte dell’Aifa o dalla Ragioneria dello Stato. Un’ipotesi plausibile poiché diverse Regioni e Provincie autonome hanno sollevato dubbi e quesiti che risultano essere ancora irrisolti. Un eventuale cambio di interpretazione della nuova norma potrebbe rendere necessario un ricalcolo delle mensilità passate e questo, sicuramente, potrebbe dimostrarsi impegnativo e dispendioso. Ma “timonieri di valore”, come le risorse del Gruppo Pharmaservice, devono essere sempre in grado di “navigare a vista”.
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