A partire dal 16 settembre 2024 è accessibile sulla piattaforma Fad Fofi un corso di formazione a distanza rivolto a tutti i farmacisti italiani. L’iniziativa, realizzata con il supporto scientifico della Fondazione Francesco Cannavò, si intitola “Farmacista: aspetti normativi e pratico-operativi per il tirocinio e per l’esercizio della professione”. L’obiettivo del corso è di esaminare le principali attività professionali svolte dal farmacista, sia nella farmacia di comunità che in quella ospedaliera, fornendo ai partecipanti le competenze necessarie negli ambiti scientifici e tecnologici multidisciplinari.

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Adeguare le competenze del farmacista alle mutevoli esigenze

La professione del farmacista richiede un continuo aggiornamento delle competenze per rispondere adeguatamente alle mutevoli esigenze sanitarie e sociali. Il corso è stato realizzato con il contributo di esperti della professione impegnati sul campo. Oltre al corso online, è stato predisposto anche un e-book particolarmente utile per i tutor professionali e i tirocinanti, in quanto consente loro di approfondire gli aspetti pratico-operativi e normativi indispensabili per il corretto espletamento della professione.

«Perseguire efficacemente le finalità della sanità pubblica»

Andrea Mandelli, presidente della Fofi, ha spiegato che «il ruolo dei farmacisti nella sanità italiana è sempre più indirizzato a perseguire efficacemente e tempestivamente le finalità della sanità pubblica, anche attraverso l’accompagnamento personalizzato dei pazienti, inclusi quelli cronici, per l’aderenza alle terapie farmacologiche e la consulenza alla persona sana a fini di prevenzione delle malattie».

«Riconversione culturale che sta orientando la professione del farmacista»

Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Francesco Cannavò e vicepresidente della Fofi, ha spiegato che è «in atto una vera riconversione culturale che sta orientando la professione del farmacista in un accrescimento di ruolo e funzioni. Il compito richiesto al farmacista non è più esclusivamente rivolto alla seppur rilevante attività di dispensazione del farmaco, poiché tale attività si deve integrare con la erogazione di servizi cognitivi ad alto livello di specificità e professionalità per la presa in carico del paziente nel percorso di cura con l’obiettivo, tra l’altro, di aumentare l’aderenza alle terapie».

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