Si è svolto con successo al Museo nazionale Scienza e tecnologia di Milano, giovedì 23 maggio 2024, l’evento annuale di IQVIA Italia rivolto alle aziende retail, intitolato «Shaping the future: innovation in the retail market». L’appuntamento è stato l’occasione per fare il punto sui cambiamenti in corso nel settore, sulle opportunità emergenti e sulle strategie per introdurre innovazione nelle imprese attraverso insight mirati e nuove tecnologie. Oltre ai manager di IQVIA Italia, all’incontro hanno partecipato ospiti provenienti dal mondo del pharma che hanno condiviso con gli ospiti la propria esperienza e la visione sul futuro. Il programma ha previsto interventi incentrati su tematiche quali la trasformazione dell’healt hcare, l’evoluzione del mercato retail, i nuovi modelli distributivi e le esigenze di cittadini, consumatori e pazienti. FarmaciaVirtuale.it ha fatto il punto della giornata.
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Digitalizzazione come leva del cambiamento
Luca Pinto, Head of Patients and Healthcare Solutions at IQVIA Italia, ha presentato una panoramica sulla trasformazione in atto nell’health care, mettendo in luce le peculiarità legate all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle malattie croniche e alla sostenibilità della spesa sanitaria. Pinto ha illustrato il percorso di digitalizzazione del sistema sanitario, sottolineando le opportunità offerte dal Pnrr e la necessità di innovare i modelli di cura primaria per superare la dicotomia ospedale-territorio.
La crescita del mercato osservata nel 2023
Claudia Rocco, responsabile Offering e Operations di IQVIA Italia, ha presentato i trend del mercato retail, che nel 2023 ha raggiunto un valore di 31,3 miliardi di euro, con una crescita dello 0,75% rispetto all’anno precedente. Rocco ha analizzato le dinamiche dei diversi canali, riflettendo sulla centralità della farmacia, che rappresenta l’85% del mercato, seguita da Gdo (9%), parafarmacia (3%) ed e-pharmacy (3%). Nell’andamento progressivo, ad aprile 2024, il mercato retail è cresciuto del 2,5%, guidato dalle farmacie (+2,3%) e dall’e-commerce (+23,7%). Uno sguardo alle catene e ai network ha rivelato un aumento del numero delle farmacie in catena e di quelle che scelgono livelli di affiliazione “strong” ai network. Le catene reali, in particolare, hanno mostrato una quota del comparto commerciale sul totale del valore venduto più alta rispetto alle altre tipologie di farmacie. Infine, l’analisi degli indici di rotazione delle scorte ha evidenziato maggiore efficienza delle catene reali nella gestione dei prodotti commerciali.
Il punto di vista dal lato del cittadino/consumatore/paziente
Isabella Cecchini, responsabile Primary Market Research di IQVIA Italia, ha approfondito la prospettiva del cittadino/consumatore/paziente, analizzando bisogni e aspettative in un contesto di profonda trasformazione. Dalla ricerca è emerso che solo il 10% degli italiani è a conoscenza del Dm 77 e del Pnrr per la salute, mentre il 72% pensa che il rafforzamento dei servizi territoriali possa aumentare l’efficacia, la qualità e l’accessibilità delle cure. La fotografia della salute degli italiani non è positiva. Come spiegato da Cecchini, il 70% soffre di almeno una condizione cronica, il 35% di una patologia cardiovascolare, e il 70% ha stili di vita a rischio. Cecchini ha mostrato che è presenta una crescente attenzione verso prevenzione e benessere, con il 52% degli intervistati che fa controlli regolarmente anche in assenza di disturbi. È emerso un maggiore empowerment del paziente, con oltre la metà degli italiani che si dichiara fortemente ingaggiato nella gestione della propria salute.
Il rapporto con medici e farmacisti
Quanto al ruolo del digitale, dall’analisi di Cecchini, riveste un ruolo sempre più rilevante, con un aumento dell’uso di app per monitorare movimento, condizioni di salute e assunzione di farmaci. Centrale resta il rapporto con il medico di medicina generale, di cui il 72% dei pazienti si fida e che consulta ogni volta che ne ha bisogno, nonostante il 40% ritenga che abbia poco tempo da dedicare. Anche il farmacista è un punto di riferimento chiave: il 69% degli italiani ha una farmacia di fiducia e il 59% chiede consiglio e segue le indicazioni del farmacista. Infine, si è registrata una propensione crescente del farmacista verso l’implementazione di servizi di consulenza e prevenzione, soprattutto nelle aree di dermatologia, diagnostica e screening. Il 97% dei farmacisti, nei dati mostrati da Cecchini, ha ritenuto che in futuro avrà un ruolo sempre più importante nel fornire informazioni e supporto ai cittadini per la gestione della salute.
Confronto tra esperti del settore retail e pharma
Francesco Cavone, responsabile innovazione e iniziative strategiche Ai/Gen-Ai di IQVIA, e Giuseppe Mayer, docente di Artificial Intelligence and Corporate Communication all’Università Iulm, hanno affrontato il tema della trasformazione digitale a servizio del cambiamento, con un focus specifico sull’intelligenza artificiale. Cavone e Mayer hanno evidenziato come l’Ai generativa sia già entrata negli uffici, con il 55% dei colleghi che usa sul lavoro app di Ai generativa non approvate e il 64% che ha fatto passare lavoro sviluppato con l’Ai come proprio. All’evento sono stati presentati casi d’uso concreti dell’Ai in ambito healthcare e life sciences, con esempi di applicazione nelle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla ricerca clinica all’accesso al mercato, fino alla commercializzazione. Gli esperti hanno fornito indicazioni per un corretto approccio all’introduzione dell’Ai in azienda, articolato in tre mosse: scegliere il partner giusto, con competenza tecnica e conoscenza del settore, definire una solida data governance, garantendo sicurezza, compliance e nessun re-training dei modelli all’esterno, supportare il necessario cambio culturale, con formazione e gestione del cambiamento.
Approccio collaborativo e comprovata esperienza
Secondo Cavone e Mayer, è necessaria la profonda comprensione del business, un approccio collaborativo e una comprovata esperienza nella scelta del partner per l’Ai. I relatori hanno evidenziato la centralità della qualità e sicurezza dei dati, da utilizzare in modo etico e corretto per addestrare i sistemi di Ai, definendo pratiche solide di governance e privacy per mitigare i rischi. In ultimo, Cavone e Mayer hanno rimarcato il ruolo cruciale della cultura aziendale e della formazione continua per garantire un’adozione fluida dell’Ai e massimizzarne i benefici.
I cambiamento sull’ecosistema retail
Michela Lacangellera, responsabile della divisione consulenza di IQVIA, ha concluso la sessione plenaria analizzando l’impatto dei cambiamenti in atto sull’intero ecosistema del retail. Lacangellera ha evidenziato come la catena del valore nel mercato retail stia evolvendo da un modello tradizionale, caratterizzato da ruoli chiari e un limitato numero di stakeholder, verso un modello più complesso e frammentato, con nuovi attori e dinamiche. In questo contesto, secondo Lacangellera le aziende devono affrontare diverse macro-sfide, tra cui l’evoluzione del ruolo del farmacista, spesso escluso dai nuovi modelli di organizzazione territoriale come il Dm77.
Centralità del customer engagement adattivo e orchestrato
Lacangellera ha sottolineato l’importanza di adottare un approccio di customer engagement più adattivo e orchestrato, in grado di rispondere alle specifiche esigenze del territorio e di offrire un’esperienza personalizzata agli stakeholder. Le figure di interfaccia con il cliente, come gli informatori scientifici, sono chiamate a ricoprire un ruolo sempre più strategico, partecipando alla co-creazione di soluzioni personalizzate, coordinando l’esperienza del cliente e fungendo da punto di raccordo tra le diverse funzioni aziendali. Per le aziende, ciò significa ripensare le strategie di engagement e i ruoli delle figure chiave, in un’ottica di maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del mercato.
Presenza sui canali e approccio personalizzato
Lacangellera ha concluso il suo intervento evidenziando i punti chiave per un engagement efficace con gli stakeholder: essere presenti su tutti i canali, personalizzare l’approccio in base alle caratteristiche del singolo interlocutore, fornire insight rilevanti e di impatto, ed essere pronti a evolvere costantemente le proprie strategie per anticipare i cambiamenti futuri. Solo così, secondo Lacangellera, le aziende potranno costruire relazioni solide e durature con i propri clienti, in un contesto di mercato sempre più dinamico e complesso.
Tavola rotonda nella seconda parte dell’evento
L’evento è proseguito con una seconda parte che ha visto protagonista una tavola rotonda, moderata da Paolo Sciacca, responsabile della divisione progetti speciali del gruppo editoriale Tecniche Nuove. Tra i relatori che hanno animato il dibattito figurano Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, Adelaide Raia, responsabile della business unit consumer health di Alfasigma, Savino Delcuratolo, direttore commerciale di Dr. Max, Vincenzo Masci, direttore acquisti e marketing di Admenta Italia, Elena Portioli, responsabile della business unit Otc di Recordati.
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