In seguito alla diffusione di informazioni da parte di alcuni organi di stampa generalisti, Federfarma, in persona del presidente Marco Cossolo, ha ricordato il ruolo delle farmacie nel Servizio sanitario nazionale (Ssn). In particolare, come osservato dal Presidente, «le farmacie, insieme ai medici di medicina generale, sono l’unica rete di presidi pubblici e privati convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, del quale sono parte integrante». Dunque, come sottolineato da Cossolo «per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini e alla necessità di una più efficiente e capillare organizzazione territoriale dell’assistenza sanitaria, la farmacia ha intrapreso sin dal 2009 un percorso di sviluppo investendo nell’ampliamento dei servizi – gli stessi che oggi sono divenuti oggetto di discussione – e nella formazione professionale dei farmacisti».
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Evoluzione riconosciuta dal Consiglio di Stato
Cossolo ha precisato che «tale evoluzione è stata riconosciuta e fotografata dal Consiglio di Stato nella sentenza 111/2021, che afferma: “Si è ormai consumata una profonda transizione del ruolo della farmacia da una più tradizionale attività di mera distribuzione di prodotti farmaceutici, verso un ruolo di erogazione di prestazioni e servizi, comunque teleologicamente preordinati ad assicurare la somministrazione di interventi connessi con la tutela della salute… tanto da potersi sostenere che la farmacia stessa è ormai un centro sociosanitario polifunzionale a servizio della comunità e punto di raccordo tra ospedale e territorio e front-office del Servizio sanitario nazionale”».
Tutela della salute della popolazione ed esigenze Ssn
Analogamente, come precisato da Cossolo «la Corte Costituzionale nella sentenza 171/2022 afferma che “è in ragione della diffusione delle farmacie sull’intero territorio nazionale che il legislatore delegato ha previsto che, in aggiunta all’assistenza farmaceutica, siano erogati dalle farmacie nuovi servizi a forte valenza socio-sanitaria … finalizzati a garantire che sia mantenuto un elevato e uniforme livello di qualità dei servizi in tutto il territorio a tutela della salute della cittadinanza”». Dunque, alla luce di quanto evidenziato da Cossolo, «come emerge da entrambe le sentenze, l’evoluzione della farmacia è stata prevista e regolamentata da apposite norme finalizzate a migliorare il livello di tutela della salute della popolazione e ad andare incontro alle esigenze organizzative del Servizio sanitario nazionale.
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