Santen, specialista globale in oftalmologia, ha annunciato il 23 aprile 2024 la disponibilità in Italia della combinazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil, per la gestione del glaucoma e dell’ipertensione oculare. A farlo sapere è la stessa azienda, la quale ha reso noto che «le combinazioni di farmaci a dose fissa possono offrire un controllo efficace della pressione intraoculare». Ciò nonostante «un paziente su dieci con glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione oculare va incontro a progressione nei primi 2,5 anni dalla diagnosi, il che suggerisce la necessità di ulteriori opzioni terapeutiche».

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La causa dell’aumento della resistenza al deflusso

Santen ha ricordato che «la rete trabecolare costituisce la via principale per il drenaggio dell’umore acqueo, di conseguenza svolge un ruolo cruciale nella regolazione omeostatica della pressione intraoculare. La disfunzione del trabecolato è causa dell’aumento della resistenza al deflusso e del conseguente innalzamento della pressione intraoculare, rappresenta, quindi, uno dei fattori alla base del glaucoma primario ad angolo aperto». Dunque «i farmaci topici per il glaucoma agiscono principalmente sulla produzione di umore acqueo e/o sul deflusso uveosclerale, questo approccio è rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi due decenni».

Principi attivi latanoprost e netarsudil

Quanto al medicinale Roclanda®, Santen ha sottolineato che «contiene due principi attivi: latanoprost (50 microgrammi/ml) e netarsudil (200 microgrammi/ml). Questi due componenti abbassano la pressione intraoculare (Iop) aumentando il deflusso dell’umore acqueo. Sebbene sia latanoprost sia netarsudil riducano la Iop aumentando il deflusso dell’umore acqueo, i rispettivi meccanismi d’azione sono diversi». Dunque «l’associazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil, inibitore delle Rock, rappresenta ad oggi la prima innovazione, dopo 25 anni, nella gestione della terapia farmacologica del glaucoma, come sottolineato da Stalmans I., et al». Inoltre «la combinazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil è generalmente ben tollerata, senza eventi avversi gravi correlati alla terapia e con eventi avversi sistemici minimi, come evidenziato da Thomas R. Walters, Radell J.E. e Asrani S., et al».

Combinazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil

Santen ha poi specificato che «netarsudil e latanoprost agiscono con meccanismi complementari, così da aumentare il deflusso attraverso entrambe le vie, trabecolare e uveosclerale, implicate nell’omeostasi della pressione intraoculare. Una combinazione a dose fissa di netarsudil e latanoprost ha ottenuto l’approvazione della Fda nel 2019 e dell’Ema a gennaio 2021, per la riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti adulti affetti da glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione oculare, nei quali la monoterapia con una prostaglandina o con netarsudil determini una riduzione della pressione intraoculare insufficiente».

I risultati degli studi clinici

Quanto agli outcome «la combinazione a dose fissa di netarsudil/latanoprost (Net/Lat) ha dimostrato una riduzione della pressione intraoculare statisticamente superiore (p<0,0001) rispetto a netarsudil e latanoprost in monoterapia a tutti i timepoint valutati fino a 3 mesi, negli studi Mercury-1 e -2 e nell’analisi aggregata. Lo studio europeo Mercury-3 ha confrontato, per la prima volta, l’efficacia e la sicurezza di Net/Lat con la combinazione a dose fissa bimatoprost 0,03%/timololo maleato 0,5% in pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto e ipertensione oculare, dimostrando la non inferiorità di Net/Lat nel diminuire la pressione intraoculare fino a 3 mesi. Negli studi clinici, la combinazione a dose fissa Net/Lat è risultata generalmente ben tollerata e la maggior parte degli eventi avversi segnalati è stata di entità lieve o moderata».

Necessità di ulteriori opzioni di cura

Stefano Miglior, presidente dell’Associazione italiana per lo studio del glaucoma (Aisg), ha evidenziato che «nonostante la gestione della pressione intraoculare con le opzioni terapeutiche attualmente disponibili, si osserva nei pazienti una progressione della malattia nei primi 2,5 anni dopo la diagnosi: una problematica che sottolinea la necessità di ulteriori opzioni di cura». Secondo Miglior «il lancio della combinazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil rappresenta un significativo avanzamento nella gestione del glaucoma».

«Abbiamo una nuova classe di farmaci»

Giorgio Marchini, presidente della Società italiana glaucoma (Sigla), ha evidenziato che «dopo 25 anni dall’introduzione dei derivati delle prostaglandine, abbiamo una nuova classe di farmaci, che ci permette di tornare ad agire sulla struttura che è all’origine della malattia. È un vero progresso e si inserisce nelle più recenti strategie terapeutiche, sia laser che chirurgiche, indirizzate a normalizzare i meccanismi di controllo della pressione intraoculare».

La ricerca di trattamenti innovativi

Giovanni Girgenti, general manager di Santen Italia, ha spiegato che «Santen è un’azienda impegnata nella ricerca di trattamenti innovativi. Riuscire a rendere l’associazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil disponibile per i pazienti italiani, come ulteriore opzione terapeutica che associa netarsudil, un nuovo inibitore delle Rho-chinasi (Rock), a un analogo delle prostaglandine già consolidato, è una testimonianza del nostro impegno a migliorare la salute degli occhi».

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