Lo spreco farmaceutico si combatte con il corretto utilizzo e smaltimento dei medicinali, ma anche con il “Recupero farmaci validi non scaduti” che vede la partecipazione attiva dei cittadini. Nelle 24 farmacie veronesi che aderiscono all’iniziativa, dal dicembre del 2015 ad oggi sono state salvate e utilizzate 95mila confezioni per un valore di 1,636 milioni di euro. Solo negli ultimi 15 mesi sono rientrate nel circuito sanitario-assitenziale di Verona e provincia circa 20mila confezioni per un valore di 473mila euro. A cura di Fondazione Banco farmaceutico onlus il “Recupero farmaci validi non scaduti” ha coinvolto il Comune di Verona, Azienda Ulss 9 Scaligera, Federfarma Verona, Agec, Farmacieunite, Associazione farmacisti volontari in protezione civile di Verona, gli enti socio assistenziali Centro salute per immigrati e Unione medico missionaria italiana.
[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]
Nel recupero coinvolte molte categorie di farmaci
Il progetto, patrocinato dall’Ordine dei Farmacisti di Verona, è sostenuto dal Comune di Verona con un contributo economico e dalla costante operatività dell’Associazione farmacisti volontari in Protezione Civile di Verona nonché dal monitoraggio di Federfarma Verona con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione grazie alle numerose farmacie attualmente in lista di attesa. Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona e referente territoriale Fondazione Banco Farmaceutico onlus, ha evidenziato che «questa attività umanitaria si inserisce nella rosa di interventi messi in atto dalla Fondazione in collaborazione con la partecipazione delle farmacie territoriali per combattere la povertà sanitaria. Il recupero coinvolge molte categorie di farmaci fino ad arrivare a quelli che arrivano a costare migliaia di euro a confezione, come quelli oncologici. Il loro corretto recupero rientra oltreché in ambito socio sanitario, nella tutela ambientale e risparmio economico per la sanità pubblica. Prendersi cura del prossimo oltreché curarlo è la matrice dell’attività di beneficenza che, come in questo caso, ha bisogno di tanti soggetti diversi, ai quali rivolgo il mio più sentito ringraziamento per l’impegno costante e non retribuito in favore di chi si trova in difficoltà nel nostro territorio».
Condizioni necessarie alla valutazione di idoneità
Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona, ha spiegato che «il compito della farmacia, oltre a quello di alloggiare i contenitori di raccolta, è quello di controllate accuratamente tutte le confezioni che i cittadini conferiscono in farmacia. Il farmacista verifica con attenzione tutte le condizioni necessarie alla valutazione di idoneità, al termine della quale i prodotti vengono identificati tramite una etichetta/timbro riportante la dicitura “Farmaco donato. Vietata la vendita”. Solo allora il cittadino può inserire la confezione nell’apposito contenitore».
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.