«Il termine per aderire al progetto “Audit civico delle farmacie”, inizialmente fissato al 26 gennaio 2024, è stato prorogato al 15 febbraio prossimo». È quanto ha fatto sapere Federfarma in una nota, sottolineando che «le farmacie interessate possono quindi presentare la propria domanda di partecipazione entro il 15 febbraio 2024 compilando il modulo online a questo link». Nel documento il Sindacato ha ricordato che il progetto «è volto a sostenere il percorso di miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti dalle Farmacie di comunità, nell’ambito del modello della Farmacia dei servizi». Nel dettaglio «la metodologia dell’Audit civico®, già utilizzata per monitorare i servizi offerti da altri presidi sanitari e ora applicata al settore delle farmacie, prevede che i volontari di Cittadinanzattiva e i farmacisti coinvolti, dopo un incontro di formazione comune da svolgersi online, si organizzino per rilevare insieme in ciascuna farmacia una serie di indicatori utili a migliorare il livello di soddisfazione dei cittadini e rendere sempre più positivo il rapporto tra cittadini e farmacia».
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Come funziona l’Audit civico delle farmacie
Come specificato da Federfarma «i dati vengono rilevati in farmacia tramite un questionario (struttura di valutazione) che viene compilato congiuntamente dai volontari di Cittadinanzattiva e dal farmacista titolare o da un suo delegato. Sulla base dei dati raccolti, viene predisposto congiuntamente un piano di miglioramento, nel quale le eventuali criticità emerse vengono selezionate e classificate al fine di pianificare azioni di miglioramento efficaci e sostenibili». Dunque «al termine delle diverse fasi operative e, in relazione agli standard di qualità raggiunti, la farmacia otterrà una “Certificazione civica” simbolo del suo impegno nel percorso di miglioramento, resa visibile alla comunità locale attraverso una vetrofania». In tal modo «le farmacie partecipanti avranno visibilità attraverso la pubblicazione sul sito dedicato https://www.auditcivicofarmacie.it/ di informazioni sulla loro collocazione geografica, sui servizi offerti e sui risultati della valutazione civica».
Audit civico delle farmacie: come aderire
Federfarma ha poi ricordato che «possono partecipare tutte le farmacie sul territorio italiano: pubbliche, private, urbane, rurali e rurali sussidiate che abbiano svolto nel biennio 2022-2023 una o più attività tra quelle previste nella normativa della “Farmacia dei servizi”». Quanto ai costi «è richiesto un contributo economico a supporto delle attività di rilevazione/valutazione e definizione di piani di miglioramento pari a 800 euro complessive, per le farmacie rurali sussidiate, invece, il contributo è pari a 600 euro al fine di facilitare anche la loro partecipazione. Il pagamento di tale importo avverrà tramite il versamento di due quote, la prima pari a 350 euro (farmacie rurali 250 euro) da corrispondere al momento della conferma dell’adesione, la seconda quota pari a 450 euro (farmacie rurali 350 euro) da corrispondere al momento della definizione e implementazione dei Piani di miglioramento».
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