Il 17 gennaio 2024 le associazioni della filiera del farmaco hanno costituito la società consortile a responsabilità limitata e Nmvo Italia è divenuto realtà. Le sigle hanno fato sapere che «ora si potrà procedere ad adeguare il sistema nazionale alle nuove regole europee (Direttiva 2011/62/Ue – Falsified medicine directive e Regolamento 2016/161/Ue)». I firmatari dell’atto sono, per i produttori Farmindustria (Marcello Cattani) ed Egualia (Enrique Häusermann), per i titolari farmacisti Federfarma (Marco Cossolo) e Assofarm (Luca Pieri), per gli importatori paralleli Aip (Laura Belli) e Aim (Dario Spinosa), e per i distributori intermedi Federfarma Servizi (Antonello Mirone) e Adf (Walter Farris). Sono anche stati nominati i componenti del Cda della società, – presieduto da Massimo Gaiotto di Farmindustria, e per la categoria dei distributori intermedi sono stati designati il vicepresidente Adf Luca Sabelli e il presidente Federfarma Servizi Antonello Mirone.
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Migliore del modello europeo di tracciabilità del farmaco
Come specificato a margine della costituzione della società, «l’impegno e la partecipazione dei distributori intermedi proseguiranno per assicurare la migliore gestione anche nel nostro Paese del nuovo modello europeo di tracciabilità del farmaco. Il sistema, finalizzato a contrastare la contraffazione farmaceutica, si basa sull’apposizione di un codice identificativo univoco a barre bidimensionale (Datamatrix 2D) sulle confezioni dei medicinali e sulla strutturazione di un archivio nazionale collegato all’hub europeo».
Necessario sostegno per gli investimenti richiesti
Per Walter Farris, presidente Adf, «la costituzione di Nmvo Italia rappresenta soltanto il primo, fondamentale passo di un impegnativo percorso che prosegue e vede il confronto continuo tra tutta la filiera e le Istituzioni nazionali. Deve essere chiaro che gli impatti sui processi della distribuzione intermedia hanno sempre, inevitabilmente, effetti a cascata sull’intera catena di approvvigionamento del farmaco. Perciò la nostra attenzione resta alta e stiamo lavorando per i necessari chiarimenti sugli aspetti applicativi delle norme. Considerati gli aggravi economici e operativi in carico ai distributori intermedi che l’attuazione delle nuove regole potrà comportare solleciteremo anche forme di sostegno per gli investimenti che saranno richiesti».
Valore della distribuzione intermedia come servizio pubblico
Antonello Mirone, presidente Federfarma Servizi, ha osservato che «la partecipazione della distribuzione intermedia a Nmvo Italia consentirà alle nostre aziende di svolgere il loro fondamentale ruolo di collegamento tra la produzione farmaceutica e la dispensazione in farmacia». Secondo Mirone «anche in questo contesto dall’ampia operatività europea, che stiamo approfondendo in stretta collaborazione con il ministero della Salute e con le istituzioni competenti, il nostro impegno sarà massimo, come sempre, nonostante le gravi criticità che sta affrontando il nostro comparto negli ultimi difficili anni. Tuttavia, siamo certi che il nuovo sistema nazionale che implementeremo in Italia qualifichi ulteriormente il valore del servizio pubblico che come distribuzione intermedia del farmaco svolgiamo quotidianamente a tutela della salute pubblica».
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