In una circolare inviata ai propri associati, Federfarma ha prodotto un riepilogo puntuale delle principali misure contenute nella manovra di Bilancio 2024. Si parte dal finanziamento Ssn. Secondo il Sindacato, «il Ministro ha sottolineato con orgoglio che la manovra di bilancio incrementa in misura rilevante il finanziamento del Fondo sanitario nazionale per gli anni 2024-2026, portandolo a 134,1 miliardi nel 2024 (+3 miliardi in aggiunta all’incremento già previsto dalla precedente Leggi di bilancio), a 135,39 miliardi nel 2025 (+4 miliardi in aggiunta ai 2,6 miliardi già stanziati) e a quasi 136 miliardi nel 2026 (+4,2 miliardi in aggiunta ai 2,6 già previsti)».

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Rimodulazione dei tetti della spesa farmaceutica. Come sottolineato da Federfarma, «la manovra ridetermina il tetto di spesa farmaceutica per acquisti diretti (farmaci utilizzati in ospedale, in distribuzione diretta e per conto), portandolo all’8,5% del Fondo Sanitario Nazionale. Di conseguenza, il tetto della spesa farmaceutica convenzionata viene portato dal 7% al 6,8%. La riduzione della quota percentuale attribuita alla spesa farmaceutica convenzionata viene di fatto assorbita dal progressivo incremento del Fondo Sanitario Nazionale, che determina automaticamente un aumento in valore assoluto di tale importo».

Trasferimento di farmaci alla distribuzione in farmacia. Federfarma ha riferito che «il Ministro Schillaci ha definito “davvero rivoluzionaria” la seconda misura prevista dalla manovra in materia farmaceutica. Tale proposta “mira ad incrementare i livelli di assistenza di prossimità consentendo alle farmacie convenzionate con il Ssn di dispensare farmaci fino ad oggi reperibili solo presso le farmacie ospedaliere, al primario scopo di favorire la dispensazione capillare del farmaco a favore della collettività attraverso la rete delle farmacie di comunità». Come precisato da Federfarma «il processo di rimodulazione dei canali di distribuzione del farmaco è frutto, tra l’altro, dell’Indagine conoscitiva in materia di distribuzione diretta e distribuzione per conto dei farmaci, avviata nel marzo 2022 dalla XII Commissione della Camera su iniziativa dell’Onorevole Marcello Gemmato che ha trasferito nelle norme oggi inserite nella manovra gli esiti dell’indagine parlamentare. Da tale indagine è emersa, infatti, in maniera evidente la necessità di una revisione dei canali di distribuzione dei medicinali allo scopo di assicurare un’assistenza farmaceutica più efficace ed efficiente».

Modello di remunerazione delle farmacie. Federfarma ha evidenziato che «strettamente correlata alla revisione dei canali di distribuzione del farmaco è l’introduzione nella manovra di un nuovo modello di remunerazione a favore delle farmacie sui medicinali erogati in regime di convenzione con il Ssn. Tale intervento mira a garantire la sostenibilità economica e finanziaria del complessivo riordino dei canali di distribuzione del farmaco, dando finalmente attuazione a quanto previsto dalle norme in materia di nuova remunerazione, varata a partire dal 2012». Dunque, secondo Federfarma «il nuovo modello sarà basato su un sistema misto costituito da una quota percentuale ridotta e da quote fisse variabili, che manterrà comunque tutte le agevolazioni previste per le farmacie rurali e a basso fatturato Ssn, nonché gli incentivi per la dispensazione di medicinali equivalenti, valorizzando l’intervento professionale del farmacista di comunità».

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