Il 5 ottobre 2023, presso Palazzo Mezzanotte a Milano, si svolgerà l’evento annuale del Consorzio Dafne, organizzazione B2B no-profit, punto di riferimento per tutti gli attori del settore sanitario. L’obiettivo della giornata è esplorare il futuro dell’ecosistema sanitario e contribuire attivamente alla sua trasformazione. Il programma prevede la partecipazione di relatori che condivideranno le loro visioni, prospettive e stimolanti provocazioni, per comprendere gli scenari evolutivi che si stanno delineando all’orizzonte. L’evento, aperto a tutti previa iscrizione alla pagina dedicata sul sito del Consorzio, vede il coinvolgimento di autorevoli media partner, riferimenti riconosciuti nel settore: AboutPharma, Edra, FarmaciaVirtuale.it, HealthTech360, iFarma e Impresa Sanità.
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Un evento per guidare il cambiamento nell’ecosistema sanitario
Tra i partecipanti alla giornata Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, Giusella Finocchiaro, docente ordinaria di Diritto privato all’Università di Bologna, Erika Mallarini, associate professor al government, health and not for profit department della Sda Bocconi, Alberto Mattiello, business futurist, e Alberto Redaelli, coordinatore della sezione bioingegneria del Deib presso il Politecnico di Milano. Questa è la formula che il Consorzio Dafne propone per contribuire a delineare lo scenario futuro del settore, ma soprattutto per cercare di aiutare la filiera a capire come si possa contribuire a disegnarlo in modo che rappresenti un vero progresso evolutivo per l’ecosistema della salute.
Opportunità per promuovere la coesione nel settore sanitario
Come spiegato a FarmaciaVirtuale.it da Daniele Marazzi, consigliere delegato del Consorzio Dafne, «l’idea che ci ha portato a organizzare l’evento – e a progettarlo così – è guardare a ciò che gli attori della filiera possono fare per contribuire a costruire un futuro migliore possibile, provando a dare uno sguardo in avanti e cercando di farlo in chiave positiva e propositiva». In altre parole, come sostenuto da Marazzi, «provare a comprendere che cosa ciascuno può fare perché le cose migliorino, giocando una partita da protagonisti, non sempre chiedendo che qualcun altro risolva il problema, ma cercando di capire come agire e, soprattutto, progettare queste azioni con un approccio collaborativo condiviso». Secondo Marazzi, questo «può essere il modo più efficace rispetto a cercare di muoversi da soli, in modo indipendente».
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