«Al centro del lavoro quotidiano dei farmacisti, in qualsiasi ambito operino, c’è l’impegno per assicurare la qualità delle cure e la sicurezza del paziente, quale parte integrante della nostra mission di essere al fianco dei cittadini, delle persone assistite e delle loro famiglie che ci riconoscono come professionisti competenti, affidabili e vicini ai loro bisogni». È quanto ha evidenziato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che, nell’edizione 2023, ha posto l’attenzione sul coinvolgimento attivo dei pazienti per garantire la sicurezza dell’assistenza.

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Presenza capillare e contatto diretto col cittadino

Per Mandelli si tratta di «un obiettivo che perseguono i farmacisti ospedalieri, intervenendo in tutte le fasi che caratterizzano il percorso del farmaco in ospedale e che riguarda da vicino i colleghi del territorio attraverso la costante attività di counseling, finalizzata a mettere il paziente e chi lo assiste nella condizione di gestire in maniera corretta le terapie prescritte. La nostra presenza capillare, il contatto diretto e il rapporto fiduciario col cittadino ci consentono di monitorare la sua capacità di cura e di segnalare eventuali eventi avversi correlati all’assunzione di medicinali, a beneficio della sicurezza del paziente, dell’aderenza terapeutica e di migliori esiti di salute».

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