Giovedì 6 luglio 2023 si è tenuta a Roma l’assemblea annuale di Farmindustria, associazione in rappresentanza di circa 200 imprese farmaceutiche associate, che aderisce a Confindustria, alla Federazione europea (Efpia) e a quella mondiale (Ifpma). Nel corso della giornata, a cui hanno preso parte esponenti della filiera e della politica nazionale, sono stati affrontati temi di attualità, dando evidenza alla sfida di creare valore nel mondo dei farmaci, in un’epoca di continua evoluzione e specializzazione. Ha aperto i lavori Marcello Cattani, presidente Farmindustria. Tradizionalmente, la valutazione dei farmaci si è basata su criteri come l’equivalenza o la comparazione con farmaci generici. Secondo quanto emerso, tale approccio risulta inadeguato quando si tratta di valutare farmaci destinati a malattie rare o patologie tumorali. In questi casi, la semplice comparazione non basta: è necessario un approccio di valutazione basato sul valore, che tenga conto non solo del costo del farmaco, ma anche dei costi sanitari evitati e dei benefici sociali e previdenziali che esso comporta. Tale cambio di prospettiva rappresenta una svolta radicale per il settore, che deve adattarsi per soddisfare le esigenze dei pazienti e della società in generale.
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Dati sanitari e digitalizzazione
Nella sessione ci si è soffermati sull’importanza dei dati sanitari e della digitalizzazione. L’avanzamento della tecnologia ha reso disponibili enormi quantità di dati clinici, ma questi dati non vengono sempre utilizzati in modo ottimale. L’interoperabilità dei sistemi e la creazione di uno spazio europeo dei dati sanitari possono rappresentare la soluzione a questo problema, permettendo di sfruttare appieno il patrimonio informativo a disposizione. Questo potrebbe portare a benefici significativi, non solo per il sistema sanitario, ma anche per la ricerca scientifica.
L’importanza della mano d’opera qualificata
Il settore farmaceutico richiede competenze sempre più specializzate e le agenzie sanitarie italiane ed europee si trovano ad affrontare una carenza di personale. Per colmare questo gap, è necessario un investimento significativo nella formazione di nuovi laureati in medicina e specialisti. Questo non solo consente di affrontare le sfide del futuro, ma contribuirà anche alla crescita economica e al benessere sociale. L’industria farmaceutica si trova di fronte a sfide complesse, ma affascinanti. L’innovazione, la digitalizzazione e l’investimento in competenze rappresentano i pilastri su cui costruire il futuro del settore. Con un impegno costante e un approccio aperto all’innovazione, l’industria farmaceutica italiana può continuare a svolgere un ruolo di primo piano a livello europeo. Si rimanda alla video-registrazione dell’evento pubblicata sul sito farmindustria.it.
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